Ti Riconosco è la 20° frase gentile di questo Dicembre. Essere riconosciuti è un bisogno fondamentale dell’essere umano.
Questa affermazione è positiva.
Ed è come una stazione di arrivo che acquieta l’animo. Sono arrivata a questa stazione di pace dentro un percorso di meditazione e mi sono trovata a ripetere “ti riconosco” guardando negli occhi la persona con cui facevo l’allenamento.

Queste parole ripetute dentro di me, rivolte a me stessa e all’altra persona, generavano un senso di comunione con me stessa, con la persona che avevo di fronte e con tutto il resto intorno. Una sensazione estatica.
Ho avuto un istante di grande pace. Forse è questa la felicità.
Virginia Woolf
Essere riconosciuti crea pace interiore. La fine dell’affanno.
Essere riconosciuti è un bisogno fondamentale dell’essere umano. Forse tutto quello che facciamo è finalizzato al riconoscimento della nostra esistenza, del modo in cui occupiamo il nostro tempo.
Dietro a questo bisogno c’è quindi una frustrazione esistenziale. In cui da qualche parte ci sentiamo incerti, insicuri, soli e al buio. Il riconoscimento giunge come la luce, a dire: “Si, va tutto bene“.
Ricevere riconoscimento è una forma d’amore. Ti riconosco, significa che ti includo, ti rendo partecipe del mondo che esiste ai miei occhi.
Volendo andare ancora più in profondità si può scomporre la parola: ri-conosco. Presuppone che ci sia stato un incontro prima, dal quale è passato del tempo ed ecco che ci si rivede un’altra volta e accade che ti riconosco, mi ricordo di te. Significa che ti portavo dentro e che ora ti riconosco dinnanzi a me. Fai parte di un cerchio di persone che porto dentro.
Nella visione del misticismo sufi, le anime umane appartengono allo stesso oceano divino e quando i maestri incontrano i loro discepoli riconoscono la goccia di quell’oceano. Il percorso iniziatico consiste nel riconoscersi a vicenda, specchiarsi l’uno nell’altro.

- Riconosco in te la persona che più nella mia vita può condividere i miei valori.
- Riconosco la tua capacità di ascoltarmi quando ti parlo di qualche mia questione delicata.
- Quando mi guardi con benevolenza riesco a riconoscere la risonanza che unisce le nostre anime.
- E’ riconoscenza quella che sento, quando penso a tutte le cose che siamo capaci di fare insieme.


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