Il georgiano Tezi Gabunia sorprende con le sue foto di teste giganti dentro le gallerie più famose del mondo.
Tezi Gabunia ha permesso all’interessato di infilare la propria testa all’interno di piccole riproduzioni di alcune gallerie d’arte (come il Louvre, la Tate Modern e la Gagosian Gallery) e di vedere i propri quadri preferiti, da una diversa e interessante prospettiva e di scoprire l’importanza delle strutture che ospitano le opere.
Attraverso la fotografia, per il suo progetto “Falsificazione“, crea ritratti delle persone nelle gallerie d’arte. Sembra perfettamente normale, giusto?
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Fino a quando diventa evidente che la testa del suo modello occupa quasi la metà della galleria! Come è possibile?
Non è una trovata di fotoritocco!
Quelle gallerie, quegli ambienti, sono in realtà versioni in miniatura dei luoghi mondiali dove viene celebrata l’arte, come il Louvre, la Tate Modern, Saatchi Gallery e Gagosian Gallery. Lo scopo dell’artista georgiano, con questa falsificazione, è quello di innescare un dialogo sui problemi di iper-realismo nell’arte, cosa a cui, spesso, non dedichiamo grande considerazione.

L’idea proposta si pone lo scopo di riflettere sui limiti dell’arte e sulla falsificazione basata sulla capacità di riprodurre un ambiente in maniera iperrealistica. Tutto grazie all’uso della tecnologia del taglio laser e di materiali come PVC e plexiglass.
Il sottile limite tra arte e industrializzazione del processo, viene in questo modo messo in duscussione.
Sorprendenti vero?
Ciao da Tommaso!
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