E’ possibile continuare a stare bene e ad essere produttivi anche in emergenza da coronavirus, con le scuole chiuse e i bambini a casa?
Come sapete l’aleggiare, sempre più insistente, intorno a noi, del coronavirus ha spinto il nostro governo ad optare per le scuole chiuse. Chiudere le scuole, però, ha generato a cascata, tutta una serie di problematiche, che, volenti o nolenti, siamo costretti ad affrontare sia come genitori che come professionisti.
Non tutto, infatti, ha valenza negativa. Questo blocco forzato ci permetterà di riassaporare la vicinanza coi nostri figli, ricostituire un fil rouge con loro che, in alcuni casi, si era logorato e di riscoprire lati del nostro vivere che sembravano essere affogati nel vortice della routine e della frenesia.
Ma soprattutto le scuole chiuse hanno riportato nella discussione attuale il concetto di ‘didattica a distanza’. L’idea del cosiddetto smart-working, applicato alla scuola. Una benedetta possibilità che ci permette di lavorare anche in tempi di isolamento domiciliare. Ma come fare smart-working con i bambini a casa? E’ possibile? Immagino di sì. Magari i vostri figli riusciranno a sorprendervi, se “manipolati” (permettetemi questa parola nella sua accezione positiva!) nella giusta maniera.

Eccole qua. In tempi in cui le scuole chiudono, 10 regole per sopravvivere a casa con i figli e, contemporaneamente essere produttivi.
1 – Dare la percezione che niente è cambiato.
Essere bloccati in casa, non può diventare condizione sufficiente perchè la truppa pensi di alzarsi all’ora desiderata. Con fermezza, cercate di mantenere un orario di sveglia al mattino, come un giorno normale. Sempre però con un’occhio al compromesso. Scuole aperte, sveglia alle 7.00, scuole chiuse sveglia alle 8.00, anche 8.15. Ma non più tardi!
2 – Rituali condivisi al mattino.
La mattina è intoccabile. La mattina deve diventare spazio e tempo di nascita di rituali condivisi con i figli. In modo che l’avvicinamento allo studio, durante il periodo della didattica a distanza, sia graduale nel tempo fino a diventare una procedura automatica. Appena svegli, si verifica il da farsi sul registro elettronico. Poi si organizza insieme il tempo di studio cosicchè la mattina sia impegnata tutta, o quasi. Se questa cosa verrà eseguita senza sconti, ma con qualche carezza e bella parola di incoraggiamento, ogni tanto, voi avrete un buon intervallo di tempo per lavorare senza interruzioni.
3 – Le scuole chiuse e noi separati in casa.
Quando è possibile, preparateli adeguatamente, come sopra, ma poi spostatevi a lavorare in un’altra stanza. Loro in camera voi in cucina, loro in salotto, voi in sala da pranzo. Le scuole chiuse, portano necessariamente ad una separazione, direi, consensuale. Separati in casa perchè, in stanze diverse, voi lavorate e loro dovrebbero mantenere la concentrazione per raggiungere un obiettivo (ah… magari lo stabilite insieme prima). Invece nella stessa stanza, verrete continuamente interrotti e la concentrazione sarà un ricordo per voi e per loro.
4 – Sempre pronti.
I figli annusano all’istante tentennamenti e vuoti di potere e, in odore di ‘niente scuola’, capiranno subito l’enorme ventaglio di possibilità del‘dolce far niente’, che si aprirà loro davanti. E non ne vorranno approfittare? Come no! Perciò proveranno continuamente a disturbarvi, soprattutto dicendo che hanno finito i compiti, che l’esercizio non riesce, che hanno un dolore alla gamba, che devono andare per la settima volta in bagno, che hanno sentito un rumore strano, ecc…. Voi non abboccate! Fatevi trovare pronti, date il giusto ascolto ma poi siate veloci ed implacabili. Fate loro rileggere cosa hanno studiato fino a quel momento, oppure date loro qualche esercitazione, che avrete scaricato da internet o, ancora meglio, fategliela eseguire sul computer. Internet ha sempre un appeal staordinario! Altrimenti, se vi riesce, niente è più indicato in questi casi di un buon libro da leggere!
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5 – Break di famiglia.
Allo scoccare di mezzogiorno, due complimenti per quanto hanno lavorato (se l’hanno effettivamente fatto) o due mezzi rimproveri con la speranza che poi sarà meglio. Poi via, a preparare il pranzo insieme! Chi a preparare il tavolo, chi a preparare il cibo. Ma, se questo idillio non si realizzasse, e la loro risposta fosse “Ho fatto i compiti fino ad ora, ora mi riposo sul divano davanti alla tv!”, il mio consiglio è di essere misericordiosi, (si… come Massimo il misericordioso de ‘Il Gladiatore’) e quindi di lasciare loro il tempo di ricaricarsi come credono.
6 – Le scuole chiuse regalano tempo di qualità passato insieme!
Dopo pranzo forse è il momento peggiore per voi, magari vi cala la palpebra, magari il cibo vi ha un po’ sconcentrati. Allora è il momento per qualche attività ludico/didattica cioè quelle attività che ci fanno passare il tempo divertendosi ma che, contemporaneamente, insegnano qualcosa. Mi riferisco a giochi di carte, qualche disegno da colorare, anche insieme, oppure giochi di enigmistica. Tempo di qualità passato insieme.
Noi siamo soliti giocare ad un gioco di carte di strategia, basato sugli animali che è fantastico! Si chiama Beasty Bar, non costa molto ed è acquistabile su Amazon.
Nei casi più diligenti e volenterosi, potete risentire ciò che è stato studiato la mattina per valutare se il lavoro svolto è stato adeguato o meno. Suggerirei anche di chiedere il cambio alla moglie, o al marito, quando possibile, per poter sfruttare produttivamente anche quel tempo. Oppure per una pennichella rinfrancante, fate voi! Nel migliore delle ipotesi dovrebbe passare il tempo dalle 14.30 alle 16.30, senza che loro abbiano usato smartphone e tablet. Cercate di resistere!
7 – Finalmente gioco!
Dopo le 16.30, cominciano per tutti, grandi e piccoli, a comparire i fantasmi della stanchezza. Perciò è il momento di arrendersi. Se tutto è andato come deve, ognuno ha avuto ciò che voleva. Non è verosimile che voi possiate lavorare sempre e che loro stiano buoni buoni a guardarvi. Perciò il consiglio è goderseli, visto che la situazione di emergenza ve lo consente. Riesumate, così, giochi in scatola, lego, plastilina per i più piccoli e giocate insieme a loro per almeno un’ora! A chi toccherà un’ora di Risiko, a chi una tombola o un Monopoli. A chi avrà il piacere di costruire il Millennium Falcon della Lego, a chi dovrà fingere di degustare il tè con Barbie e le sue amiche. L’ avevate dimenticato? Eccolo, questo è il bello!
8 – Due chiacchiere a merenda.
Dopo un’ora di intenso gioco, cosa c’è di meglio di una gustosa e nutriente merenda? Con la frutta o lo yogurt, pane e marmellata, ma anche un po’ di cioccolata, senza esagerare. E, per magia, questo diventa il momento ideale per scambiare due chiacchiere, alla pari, con loro. Non conta quanti anni hanno, durante la merenda pomeridiana, aprono i cancelli, le porte che erano chiuse si spalancano e, se siete scaltri, cari genitori, potrete, con tatto e delicatezza, sapere una miriade di cose. La domanda ‘Come va la scuola?’ non avrà come sola risposta ‘Bene.’, ma con semplicità loro riusciranno inaspettatamente ad articolare tale concetto, in maniera comprensibile. Conoscerete il perchè quel bambino si comporta male, o se quella maestra fa preferenze o, addirittura come sono andati gli allenamenti! E, vincerete il jackpot, se vi riveleranno qualche briciola del loro lato sentimentale!
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9 – Smart relax.
Dopo una così ideale merenda chiacchierata, non potrete dire di no quando vi chiederanno di guardare il loro cartone preferito o la TV in genere. Oppure di giocare al tablet o di guardare qualche video su Youtube. Per loro il vostro consenso sarà la dimostrazione che hanno lavorato bene e che voi siete soddisfatti. Così loro si rilasseranno tranquilli e voi avrete tempo per pianificare il domani. La prossima, faticosa ma divertente, giornata.
10 – Scuole chiuse? Ci vuole uno sfogo fisico.
Last but not least, cioè ultima ma non per importanza, è la necessità di farli sfogare dal punto di vista fisico. Anche perchè, in molti casi, scuole chiuse corrisponde anche ad attività sportive chiuse. Perciò niente calcio, niente basket, niente danza, ecc…. Pianificate di andare a fare una passeggiata (dove possibile, anche con la mascherina!) oppure fate due passaggi a pallone in giardino. Non fate l’errore di chiudervi in casa perchè fuori c’è il mostro cattivo! Loro saranno ancora più innervositi da questo e ve lo dimostreranno in modi che non apprezzerete. Cercate di sfruttare quello che avete in casa… scale, cyclette, tapis-roulant. Più si stancheranno, meglio dormiranno!
E VOI…
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Come passate il tempo a casa con i vostri figli?
Non sarà sempre facile, a volte non vi riuscirà concretizzarne nemmeno una di dieci. Ma non demordete. E se vi sarà davvero difficile, cercate di ottenere un po’ di aiuto. Che sia una babysitter, che sia un’amica. Con i nonni andateci piano, perchè già sono tartassati dal coronavirus! Scherzo…. loro saranno i primi ad essere disponibili a darvi un aiuto!
Su, forza e coraggio. Tutto andrà bene.
Ciao da Tommaso!
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