Usare sacchetti di plastica può sembrare ininfluente ma adoperarli crea enormi danni al nostro pianeta. Cerchiamo allora di diminuire il loro utilizzo.
A breve si celebra la Giornata mondiale senza sacchetti di plastica. A chiederne la celebrazione è stata la MCS, The Marine Conservation Society, la maggiore associazione inglese che si occupa di proteggere i mari del Regno Unito, attraverso la creazione di aree marine protette e una serie di campagne mirate, tra cui, dal 2009, la Plastic Bag Free Day.

Nonostante il divieto del 2012 di usare sacchetti di plastica usa e getta, questi sono ancora ovunque: le nostre case ne sono piene, i mercati, così come le strade, i sentieri di campagna, i rami degli alberi, le spiagge, i mari, i corsi d’acqua.
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Secondo il WWF la plastica è il terzo materiale più diffuso sulla terra insieme all’acciaio e al cemento, e la sua produzione – nonostante le leggi adottate finora – continua a crescere di anno in anno: infatti è passata dai 15 milioni di quintali del 1964 agli oltre 300 milioni di oggi. E, in conseguenza alla pandemia, con la frenetica produzione di dispositivi di emergenza, questo numero è destinato ad aumentare vertiginosamente.
Secondo l’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, il più grande produttore al mondo di rifiuti di plastica è la Cina. Tuttavia, se consideriamo la produzione di plastica pro-capite, il primato passa agli Stati Uniti, seguiti da Giappone e Unione Europea.

Ogni sacchetto di plastica impiega anni per disperdersi nell’ambiente. Ma non è il solo motivo per cui i sacchetti di plastica usa e getta inquinano:
- Hanno una vita utile breve, non supera i 12 minuti.
- Secondo Legambiente solo tra America ed Europa si usano ancora circa 100 miliardi di sacchetti ogni anno, per produrre i quali si impiegano circa 910mila tonnellate di petrolio.
- Sono difficili da smaltire: il riciclo di un sacchetto di plastica usa e getta costa molto di più della sua produzione.
- Molti animali marini muoiono a causa dei sacchetti di plastica dispersi nelle acque: per strangolamento, soffocamento o blocco intestinale.
- I costi per rimuovere le particelle di plastica dal terreno coltivabile sono più alti di quelli che servono a mettere fuori produzione i sacchetti stessi.
Perciò, noi cosa possiamo fare?
Le cose da fare sarebbero molteplici. Ma per iniziare, basterebbe comprare e usare buste riutilizzabili per la spesa.
L’unico accorgimento da prendere con le buste riutilizzabili è pulirne il fondo a ogni utilizzo, per evitare il deposito di residui di cibo.
Per ridurre ulteriormente il nostro impatto sul pianeta è possibile anche realizzare da sè la borsa. Si possono realizzare sacchetti della spesa originali, anche con diversi ritagli di stoffa di abiti e vestiti vecchi, maglie, pantaloni, felpe.
E realizzare una busta per la spesa con stoffa di riciclo può essere davvero una scelta fondamentale per ridurre i rifiuti e rendere il nostro Pianeta un posto migliore.
Ciao da Tommaso!
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