Come sappiamo, l’ottimismo è contagioso. Perciò, iniziare un percorso nella scuola adesso può aiutare a prevenire problemi in futuro.
La ricerca suggerisce che le emozioni positive possono aiutare a risolvere i problemi, a rinvigorire la resilienza, a rafforzare le relazioni e, persino, a migliorare i risultati scolastici. Per questo, un aspetto importante di una leadership efficace, in ambito scolastico, (… e l’insegnante deve trasudare leadership in senso positivo), è la creazione e il mantenimento di un’idea di sistema e un ambiente, permeati dall’ottimismo.
Ecco quattro strategie pratiche, rivolte agli insegnanti, per creare una cultura scolastica positiva e ottimista.
Prenditi cura di te
Gli insegnanti hanno il difficile ed essenziale compito di scolarizzare i ragazzi. Quindi, visto che la strada è tortuosa e stressante, è fondamentale, per loro, ricordare di prendersi cura di se stessi, diminuendo lo stress e affrontando le scelte con serenità e serietà.
Inoltre, è importante, direi basilare, concentrarsi sul positivo. A volte, pare che gli educatori si soffermino troppo su ciò che non ha funzionato bene, durante la giornata scolastica. Invece, è necessario che gli insegnanti prendano tempo, alla fine di ogni giornata, per riflettere su ciò che ha funzionato nel modo migliore, incoraggiando anche le menti degli studenti a fare altrettanto. Per esempio, rimuginare su una nuova lezione che è andata particolarmente bene, su uno studente che si è comportato in maniera esemplare, o che abbia dato una svolta alla sua carriera scolastica. A volte il semplice ‘grazie’, che viene da uno studente, colpisce nel profondo e rinfranca; sono gesti come questo, che fanno sì che l’insegnante si renda conto che il proprio duro lavoro, viene notato e apprezzato.
Perciò, concentrarsi su se stessi concentrandosi sul positivo. Focalizzarsi sul positivo sarà incoraggiante, anche nel mezzo di giornate stressanti.

Trova momenti positivi in ogni giorno.
Nella vita lavorativa degli insegnanti è facile dimenticare di fermarsi e prendersi del tempo per assaporare la gioia di un momento positivo. Invece, sembra straordinariamente salutare farlo e incoraggiare i tuoi colleghi a notare i momenti felici, anche se per pochi minuti alla volta. Ad esempio, possiamo disattivare il rumore di fondo delle preoccupazioni e delle scadenze, e dedicarci ad un dettaglio interessante, concentrarci su una piacevole conversazione o sull’osservazione di una semplice gentilezza. È importante sottolineare che, statisticamente, gli insegnanti che praticano la ricerca del positivo, e condividono ciò che hanno osservato, a cascata faranni si che gli studenti siano più inclini a sentirsi sicuri di condividere tra loro, commenti incoraggianti, ottimistici e utili.
Creare un ambiente e una cultura ottimista significa, anche, incoraggiare coloro, con cui lavori, a trovare attività che li aiutino a sentirsi felici, riposati e ringiovaniti. Rammenta, però, che, proprio come lo suggerisci per gli altri, prendi per te il tempo per ricaricarti. A scuola, i leader che si sentono rivitalizzati, hanno più da dare agli altri.
Inizia a parlare a te in positivo, per mantenere un atteggiamento ottimista.
Incorporare un self-talk positivo, nella tua vita quotidiana, migliorerà l’umore generale e la capacità di rispondere a situazioni difficili. Quando ti senti giù o fiaccato nelle tue capacità, fatti immediatamente un complimento. Non deve essere troppo fiorito e esagerato. In realtà, dovrebbe essere autentico: ‘io sono un buon leader perché ascolto bene’. Oppure, ‘sono persistente nel mantenere un compito finché non l’ho completato’. Cose così.
Potresti trovare l’opportunità di utilizzare questa strategia anche nelle tue interazioni con colleghi e amici. Ad esempio, a scuola, se noti colleghi cupi riguardo a se stessi, o alle loro abilità, dopo una discussione o una critica feroce, ricorda le loro qualità positive. Magari insistendo sui loro talenti: “Sei davvero bravo nell’organizzare le cose”. Oppure, “So che sei una brava insegnante perché non ti ho mai visto rinunciare alla capacità di apprendimento di un bambino”.

Apprezza attivamente cose e persone.
Quando apprezziamo attivamente ciò che abbiamo, e siamo autenticamente grati per ciò che conta per noi, come i nostri colleghi, amici e familiari, la nostra salute, il nostro lavoro, possiamo aumentare il nostro livello di felicità in modo fondamentale. Questo apprezzamento può e deve essere condiviso. Ringraziare le persone che hanno fatto una differenza benefica nelle nostre vite, produce risposte emotive edificanti. Apprezzare chi è stato importante nelle nostre vite, ci aiuta a rimanere concentrati sulle loro migliori caratteristiche e quindi a rafforzare le nostre relazioni. Più apprezziamo autenticamente tutto ciò che abbiamo adesso, più tutto ciò che abbiamo si valorizza.
L’apprezzamento può, per bisogno, anche partire dal nostro dialogo interno. E questo servirà a mantenere una prospettiva positiva. Programma questa strategia nell’ambito della tua giornata. Quindi fai uno sforzo cosciente per sintonizzarti sull’apprezzamento, almeno una volta al giorno, e rifletti sulle cose belle della tua vita. Potresti farne un’abitudine mattutina o serale. Così da trasmetterla anche a studenti, familiari o colleghi e trasformare in positivo l’ambiente, scuola o famiglia che sia.
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In un epoca di crisi e periodi bui, anche la scuola assume un aspetto leggermente grigiastro. Perciò, forse, sarebbe l’ora di virare questa tendenza verso la positività e l’ottimismo…. cronico.
Ciao da Ilaria!
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