Cripta di Anagni

La Cappella Sistina Del Duecento: La Cripta Di Anagni

di Tommaso Baldi

La Cripta di Anagni è un luogo splendido, con meravigliosi affreschi e pitture, tanto da essere definita la Cappella Sistina del Medioevo.

Anagni è la Città dei Papi e del famoso Schiaffo dato al pontefice Bonifacio VIII dai suoi avversari politici. Tra le tante bellezze che arricchiscono questo luogo, una su tutte spicca: la Cripta di Anagni. Un florilegio di colori e scene religiose affrescato in un ipogeo scavato sotto l’austera Cattedrale.

Questa splendida cripta, dedicata a San Magno, fu costruita tra il 1068 e il 1104 ed è soprannominata la Cappella Sistina del Medioevo, pur essendo nata cronologicamente prima di quella vera. Stupore e meraviglia ti colgono nel momento in cui ti trovi di fronte a tale meraviglia.

Nell’alternarsi delle colonne romaniche emerge il caleidoscopio di affreschi dalle nuance potenti che ricopre interamente pareti e volte. Il ciclo di affreschi che decora la cripta di Anagni, giuntoci pressochè integro, costituisce una delle massime testimonianzedella pittura medievale preassisiate. 540 mq di affreschi perfettamente conservati, risalenti tra la fine del XII secolo e la metà del XIII.

Il ciclo di dipinti, di autori ignoti, racconta la salvezza dell’umanità. Presenta un complesso programma iconografico, che unisce le teorie sull’origine del cosmo e la sua rappresentazione a cicli agiografici, a temi apocalittici o a storie dell’arca dell’alleanza.

cripta di Anagni

L’Uomo si trova in un doppio mondo circolare. Quello esterno è il ciclo della vita e quello interno è la natura. Questi mondi sono divisi in 4 spicchi. E ad ognuno corrisponde :

  • un’età (infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia)
  • un temperamento (sanguigno, collerico, melanconico e flemmatico)
  • una delle 4 stagioni (Autunno, Inverno, Primavera ed Estate)
  • uno dei 4 elementi (terra, aria, fuoco, acqua).

Accanto, sono raffigurati i medici Ippocrate e Galeno e la Teoria platonica degli elementi. Sulle pareti, si possono ammirare i miracoli di San Magno e le vite di vari altri santi che riposano nella Cripta. Le volte della navata sono dedicate alle Storie dell’Antico Testamento mentre nel catino absidale e nelle volte adiacenti si riconosce l’Apocalisse col Cristo giudice al centro e i 4 Cavalieri. Di fronte, un Cristo Pantocratore benedicente.

Difatti, l’intera composizione estetica vuole rappresentare l’ordine che presiede all’intero creato, a cui compete anche la distribuzione del potere sulla Terra. Gli studiosi datano tale ciclo pittorico alla prima metà del Duecento. Ovunque, però, si riconosce l’influenza della pittura bizantina.

Per esempio nei Ventiquattro signori dell’Apocalisse, i contorni si fanno marcati e il colorito vivace. Mentre un’animazione convulsa pervade le figure. Altre volte il risalto plastico delle immagini è affidato al solo colore e ottenuto accostando macchie colorate ravvivate da sprazzi di luce.

Il Maestro, detto “delle traslazioni”, usa, invece, un repertorio decorativo di sapore paleocristiano e modi arcaici. Tanto che alcuni hanno ipotizzato, per gli affreschi a lui attribuiti, una datazione al secolo precedente. ma di questo si parlerà in un altro articolo.

Ecco qua un po’ di dettagli e scorci all’interno della cripta.

LEGGI ANCHE…
Il Mosaico Pavimentale Della Cattedrale Di Otranto

Ciao da Tommaso!

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