Il mio spazio interiore è lo spazio più prezioso che ho. E su esso si deve assolutamente avere la sovranità, il giusto governo di se stessi.
Ci sono persone che scelgo per la mia ricerca, perché sanno facilitarmi un accesso ad uno spazio singolare, prezioso. Persone che sanno entrare, bussando con consapevolezza e garbo alla mia porta. La porta dell’apprendimento. E lo fanno, consapevoli che solo così posso farli accedere a quello spazio prezioso: il mio regno.
Una di queste persone è Andrea Fredi, coach, formatore e ricercatore nel panorama delle moderne Tecniche Energetiche (per info: EFT Italia e Sentiero Interiore)

All’inizio di Marzo ha titolato la sua newsletter: “Una corona per ciascun sovrano” introducendo il tema: “Cosa significa essere sovrani?“
E scrive…
Certamente ha tante declinazioni in diverse aree della vita, ma in primo luogo è un atteggiamento interiore: io regno su me stesso/a.
La Storia e la Statistica ci dicono che la maggior parte degli esseri umani non solo non fa alcuno sforzo per raggiungere questo stato, ma nemmeno vi ambisce! Preferisce, invece, farsi dettare il copione dall’esterno, da qualcun altro o da qualcos’altro.
… e continua nello specifico…
Veniamo a chi, invece, desidera andare verso uno stato di sovranità interiore, ovvero, lo ripeto, di governo di sé e dei propri confini. Più un individuo ha sovranità interiore, più è in grado di gestire i suoi confini, aprendoli quando vi è nutrimento e chiudendoli quando vi sono minacce (“La biologia delle credenze” di Bruce Lipton).
I confini sono fondamentali…
I confini sono fondamentali, ma non sono tutto. Vi è anche il buon governo di ciò che avviene all’interno. L’osservazione di sé, dei propri processi interiori, degli schemi di reazione e decisione è di grande importanza, così come è fondamentale conoscere i meccanismi che conducono a pensare, sentire e agire in un determinato modo.
… e, infine, conclude…
Nella maggior parte del tempo di veglia noi non pensiamo bensì siamo pensati, qualcosa in noi produce degli automatismi che poi scambiamo per liberi pensieri. L’auto-osservazione ci dice che è così, da millenni. Anche l’osservazione dei processi che avvengono negli altri ci aiuta a comprendere meglio la nostra natura, poiché ognuno di noi, pur diverso, segue le stesse leggi universali.
Ripeto. I confini sono fondamentali, come scrive Andrea. Sappiamo bene, però, che siamo molto più permeabili di quanto si possa pensare. Contrariamente a quello che si pensa l’empatia è una caratteristica umana innata. Non è, come comunemente si crede, legata solamente all’altruismo o a valori sublimi. Come dato fondamentale della natura umana, si attiva anche nella direzione di sensazioni e sentimenti meno nobili, sicuramente meno funzionali (“Critica della ragione empatica” di Anna Denise).

I termini “virale” o “contagio“, usati spesso per dare più forza a qualcosa di profondo valore, che vorremmo si diffondesse proprio come un virus, non sono in questo momento tanto graditi.
C’è un nuovo insieme da generare, un insieme che prevede di aumentare la consapevolezza di questo “nuovo insieme“. Rimanendo ciascuno sovrano di se stesso, ciascuno al governo del proprio regno. Da questo spazio, dedicare ogni possibile energia a rendere più nitide le porte della percezione, perché come scrive William Blake, “se queste fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come realmente è, infinito“.

© Behance / VA Designer – Alexander Milov
L’uomo rappresentato nelle sue angosce, ritrova la luce, il suo io interiore.
Un modo per occuparsi di questa purificazione è dedicarsi ad avere una mente espansa, a partire dal potere dei propri sensi. Un po’ in controcorrente, ampliarne uso ed effetti, per scoprire che c’è un mondo dentro e intorno a noi, del quale possiamo ancora godere e beneficiare. In questo spazio diventa possibile continuare a governare liberi, nutriti da quella libertà che Viktor Frankl, in un campo di concentramento, descrisse come libertà di scegliere come reagire a certe situazioni.
Anna Denise ci dice che, essendo l’empatia la nostra capacità di sentire e di essere attivati emotivamente dal mondo intorno a noi… possiamo essere empatici anche con un paesaggio, con un dipinto o con un animale.
E quindi prendere in mano il governo di sè, rimanere sovrani nella ricerca di che cosa far entrare nel nostro regno, presidiare i confini e scegliere.
A questo punto, potremmo permetterci un’esperienza ‘Ascolta i tuoi sensi‘ che vuol essere un potenziamento delle risorse che ciascuno ha nel suo regno, sotto il suo governo. Solo nove minuti di esplorazione, ispirati a quanto Deepak Chopra scrive nei suoi testi.

Per tornare così in uno spazio di libertà, fiduciosi che una consapevolezza espansa e più sensibile, possa ridurre gli automatismi nei quali cadiamo, vittime solo di avere abdicato al nostro governo e avere deposto la corona!
… di Anna Maria Palma
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Ciao da Anna Maria!
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2 commenti
Complimenti, niente di più prezioso della interiorità!!! Specie in tempi come questi!
Grazie Anna Maria
Grazie Amal,anche insieme a te mi sono presa cura della mia interiorità e oggi riascoltando la mia voce nel link incluso in fondo a questo articolo, riassaporo il senso della vastità di questa interiorità che ogni volta attraverso i sensi esprime la sua ricchezza e il suo valore! Permettendomi di rinnovarmi e rinnocarmi ancora: sovrana nel mio regno!