errori a tavola

I 6 Errori A Tavola Che Possono Penalizzare i Bambini

di Tommaso Baldi

Dalla doppia merenda alle fake news sui social , ecco gli errori a tavola più comuni che danneggiano i bambini e che noi possiamo correggere.

Sempre di corsa, anche a tavola! E’ qui che si può constatare che il nostro stile di vita ‘accelerato’ finisce per pesare sulle abitudini alimentari dei bambini.

Perciò facciamo il punto sugli errori a tavola più comuni che possono penalizzare i più piccoli.

  1. Colazione, pensiamoci per tempo! Sembra essere il pasto fondamentale. Quello che detta il ritmo alimentare al resto della giornata. Eppure finisce spesso penalizzato dalla fretta di uscire. Un consiglio: apparecchiamo la tavola la sera prima, con la tazza preferita da nostro figlio, in modo tale da risparmiare tempo la mattina. Il tutto per trasmettere che la colazione è davvero importante, se fatta nel modo giusto.
  2. Attenzione alla doppia merenda. Tutti gli spuntini della giornata sono importanti, per interrompere il digiuno e spezzare la fame. Ma è fondamentale gestirli bene. Ad esempio, molte scuole che hanno l’uscita alle 14 hanno raddoppiato le ricreazioni. Questo, però, non dovrebbe tradursi in un raddoppio della merenda mattutina. Se invece, se ne fanno proprio due, allora una dovrebbe essere a base di frutta. E l’altra magari con un pezzo di schiacciata vuota, senza farciture, oppure con dei crackers, o simili.
  3. Persone diverse, porzioni diverse. Bambini e adulti non hanno lo stesso fabbisogno calorico. E perciò le porzioni degli alimenti che portiamo a tavola, per i più piccoli, dovranno essere diverse dalle nostre. Utilizzare la bilancia per dosare gli alimenti può aiutare. Basta farlo un paio di volte, per rendersi conto di quali siano le giuste porzioni e regolarsi per quelle successive.
errori a tavola
  1. Fare attenzione ai social. Quando si hanno figli adolescenti, se ci accorgiamo che, all’improvviso, nostro figlio smette di volere un alimento che, fino a quel momento, aveva mangiato senza problemi, proviamo ad indagare per capire perchè lo sta facendo. E per escludere che sia influenzato dalle tante informazioni inesatte che girano sui social in tema di alimentazione.
  2. Via la saliera e la formaggiera. Uno degli errori a tavola più comuni è portarci la saliera e la formaggiera. Perchè? Semplicemente perchè, in questo modo i bambini non si abitueranno alla tentazione di ri-salare o condire in modo esagerato, con ‘nevicate‘ di parmigiano ( che, comunque è un alimento proteico e salato a sua volta). E, comunque, rammentiamo che non andrebbe aggiunto sale agli alimenti destinati ai piccoli fino ai 2 anni di vita. Per cui, ecco un suggerimento: dopo aver impiattato, evitiamo di portare in tavola le pentole con gli avanzi. E, in generale, i piatti di portata che possono invogliare a eventuali bis, una volta finita la prima porzione. Al contrario, è importante che siano sempre ben visibili, agli occhi del bambino, frutta e verdura, possibilmente di stagione. Resta comunque che il problema più grande ce lo abbiamo con il sodio, il sale da cucina. Bambini e adulti. Non tanto e non solo quello che aggiungiamo direttamente come condimento ma soprattutto quello che troviamo nascosto in una enorme varietà di cibi preconfezionati o preparati, che dovremmo consumare e preparare in maniera molto più misurata.
errori a tavola
  1. Piatto unico per chi va di fretta. Sappiamo bene che la varietà alimentare è importante, perchè ci garantisce di assumere i nutrienti necessari. E’ questo il motivo per cui gli specialisti raccomandano di fare pasti completi, che forniscano vitamine, sali minerali, acqua, proteine, lipidi e zuccheri. Quando il tempo è tiranno, una buona soluzione sono i piatti unici. Qualche esempio? La pasta al ragù, la pasta alla carbonara, la pasta al pesce oppure con i legumi. Se, poi, abbiniamo i cereali, come riso, orzo, farro ecc…, a una fonte proteica e alla verdura, otteniamo un ottimo piatto completo.

Ma, concludendo, l’errore più grande rimane quello di considerare il bambino un piccolo adulto“, abbandonando l’alimentazione specifica per l’infanzia e uniformandola a quella della famiglia. Una cattiva abitudine che contribuisce a generare sovrappeso e obesità, che in Italia interessa circa un terzo dei bambini.

Questo atteggiamento causa talvolta importanti squilibri nutrizionali.

Eccesso di proteine. Il 50% dei bambini fino a 12 mesi ne assume infatti il doppio rispetto al fabbisogno raccomandato. Superata la soglia dell’anno di vita, il livello balza a quasi 3 volte rispetto al reale fabbisogno.

– Carenza di ferro. Un adeguato apporto di ferro è importante non solo per la regolare crescita del bambino ma anche per supportare nel modo adeguato il suo sviluppo neurologico e le sue performance intellettive.

– Eccesso di sodio. l’abitudine di salare le pappe inizia già prima dell’anno, quando le mamme tentano di rendere più gustosi i cibi pensando di facilitare lo svezzamento. 

– Eccesso di zuccheri semplici. Dopo il primo anno di vita del bambino le mamme sembrano più permissive, abusando di zuccheri  semplici nella dieta del loro bambino e portando così a sforare oltre il livello massimo raccomandato.

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Ciao da Tommaso!

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