Jack Nicholson

I 10 Ruoli Fondamentali Della Carriera Di Jack Nicholson

di Tommaso Baldi

Nella lunga e meravigliosa carriera di attore di Jack Nicholson ci sono alcuni personaggi che hanno segnato la storia del cinema.

Vera e propria leggenda viventeJack Nicholson (nato il 22 aprile 1937) è unanimemente considerato uno dei più grandi interpreti cinematografici di sempre, capace di dar vita a personaggi divenuti parte dell’immaginario collettivo.

I personaggi interpretati da Nicholson hanno certamente cristallizzato alcuni dei momenti più iconici della storia del cinema. Come del resto molti film di cui è stato protagonista.

jack nicholson

Con un totale di 12 nomination, Jack Nicholson è uno degli attori più nominati di sempre al premio Oscar. Nonché uno dei tre attori nella storia del cinema ad aver vinto il premio per ben tre volte, rispettivamente per Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), Voglia di tenerezza (1983) e Qualcosa è cambiato (1997).

Le altre nomination le ottenne per Easy Rider, Cinque pezzi facili, L’ultima corvé, Chinatown, Reds, L’onore dei Prizzi, Ironweed, Codice d’onore A proposito di Schmidt.

Con questo in mente, abbiamo cercato di distillare sei decenni di lavoro in dieci scene che catturassero l’incredibile gamma e performance di Jack Nicholson.

Date un’occhiata!

1 – Batman di Tim Burton

Jack è morto amico caro. Puoi chiamarmi Joker e come vedi sono più euforico.

Joker

Tra le interpretazioni più note di Nicholson vi è quella del Joker nel film Batman, diretto da Tim Burton. In alcune interviste l’attore rivelò di essere da sempre un fan del fumetto e che proprio il pagliaccio criminale era il suo personaggio preferito. Nicholson ha inoltre affermato che questo è uno dei personaggi che più ha amato interpretare nella sua carriera.

Prima di firmare il contratto, Nicholson chiese espressamente di poter porre la sua approvazione finale sul look del Joker. Furono così realizzate diverse bozze del trucco facciale, che vennero poi inviate all’attore. Dopo aver scelto quella che più preferiva, Nicholson fu lieto di firmare il contratto che lo legava al progetto.

2 – The Shining di Stanley Kubrick

Wendy… sono a casa amore!

Jack Torrence

Contro i voleri di Stephen King, il regista Stanley Kubrick scelse Nicholson nel ruolo di Jack Torrance, uno scrittore in difficoltà che diventa omicida durante il suo soggiorno fuori stagione allo spettrale Overlook Hotel. Il regista notoriamente esigente spinse Nicholson a creare una delle sue performance più memorabili, improvvisando molte delle sue battute più famose.

Nella celebre scena in cui Nicholson sfonda la porta che lo separa dalla moglie con un’ascia, venne utilizzata una porta che potesse essere rotta non troppo facilmente. Questo perchè Nicholson aveva lavorato come volontario per i pompieri, e sapeva come romperla nel minor tempo possibile. Perciò per rendere tutto più credibile, fu utilizzata una porta composta da un legno più resistente del solito.

3 – Qualcuno volò sul nido del cuculo di Miloš Forman

Voi non siete più pazzi della media dei coglioni che vanno in giro per la strada.”

Randle McMurphy

Vincendo la concorrenza di alcuni pesi massimi, tra cui Marlon Brando per il ruolo, Nicholson fu scelto per il ruolo del ribelle dell’ospedale psichiatrico, Randle McMurphy nell’acclamato adattamento di Milos Forman del romanzo cult di Ken Kesey. Così consolidò il suo status di superstar emergente con la sua brillante performance. Le feroci battaglie nel backstage di Nicholson con Forman sono state ripagate con cinque Academy Awards, di cui uno per regista e protagonista.

4 – Qualcosa è cambiato di James L. Brooks

Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore

melvin udall

Sebbene Nicholson possa essere più facilmente associato alle sue interpretazioni fuori misura in altri film, sono i momenti più piccoli che mostrano davvero che attore incredibile sia. Qualcosa è cambiato è un film sui piccoli momenti che lasciano un grande impatto.

Interpretando Melvin Udall, un autore di successo che soffre di disturbo ossessivo compulsivo, ed è un misantropo a tutti gli effetti, Nicholson ha vinto uno dei suoi tre Oscar per il ruolo.

Il punto cruciale del film è la controversa e affascinante relazione con Helen Hunt. Culmina in questa scena che rappresenta un momento toccante ed emotivo in cui il personaggio riesce inaspettatamente a trovare le giuste parole per mostrarsi agli altri per quello che veramente è.

5 – Codice d’onore di Rob Reiner

Tu non puoi reggere la verità!

Nathan R. Jessup

Sebbene questa scena possa essere ridotta solo alla famosa botta e risposta tra Cruise e Nicholson, è importante inserirla in un contesto più ampio per ottenere il pieno impatto. Il personaggio di Nicholson, il colonnello Jessup, è visto come una presenza implacabile e pienamente al comando. Un intoccabile.

Eppure, qui, possiamo vedere che la maschera sta iniziando a scivolare. Il modo in cui Nicholson esplode, straripando da se stesso, è incredibile. Il puro livello di disgusto che ha lo contraddistingue come uno dei migliori ritratti drammatici che potresti mai vedere.

6 – Easy Rider di Dennis Hopper

E’ difficile essere liberi quando ti comprano e ti vendono al mercato.

George Hanson

La gente dimentica quanto sia fantastico Jack Nicholson in Easy Rider. Oscar come migliore attore non protagonista per Jack Nicholson, allora sconosciuto. Tutto era iniziato da una telefonata di Peter Fonda, nel mezzo della notte, all’amico Dennis Hopper per accennargli quella strana storia. Fare un film di motociclisti, genere allora in voga nel cinema di serie B, ma, poi, farlo diventare un grande western in motocicletta.

Easy Rider, un’espressione gergale che indica un vecchio che si è messo a vivere con una prostituta per avere “la vita semplice”. Questo, ricordava Peter Fonda: “È quanto è accaduto all’America con la libertà, l’ha presa come una prostituta e l’intero paese si è fatto un easy ride“.

7 – A Proposito di Schmidt di Alexander Payne

Helen ed io siamo sposati da 42 anni. Ultimamente, ogni notte, mi ritrovo a farmi la stessa domanda… Chi è questa vecchia che vive in casa mia?

WARREN SCHMIDT

Riducendo il suo solito carisma ad alto voltaggio, per sfoggiare un pietoso taglio di capelli pettinato e un’aria generale di misero scoraggiamento, Jack Nicholson ha recitato in modo commovente. Interpreta un dirigente assicurativo del Nebraska la cui vita inizia a disfarsi subito dopo il pensionamento. E questa interpretazione, gloriosamente irritabile, cedevole e priva di vanità, gli è valsa una nomination all’Oscar come miglior attore.

Il film ha una conclusione simbolica che fornisce una risposta al protagonista da parte del mondo. Un mondo che non ha mai risposto a Warren, un mondo che lo ha sempre lasciato da parte e da solo. Ed è quindi autentica e metaforica la commozione che il protagonista ha nell’ultima inquadratura del film, quando il bambino che ha adottato, Ndugu, risponde alle sue lettere.

8 – Cinque pezzi facili di Bob Rafelson

Lo sai che se non aprissi bocca il nostro rapporto sarebbe perfetto?

robert dupea

Lavorando con il suo amico di lunga data Bob Rafelson, Nicholson inizia a gettare le basi per la sua fulminea ascesa negli anni ’70, nel ruolo antieroico di Bobby Dupea, un vagabondo emotivamente instabile che lavora nei giacimenti petroliferi della California. La sua interpretazione irritabile e ferita gli è valsa la prima di molte nomination all’Oscar come miglior attore.

9 – Chinatown di Roman Polanski

Lascia perdere, Jake, è Chinatown

Mostrando le sfumature più setose e più sobrie della sua gamma di recitazione, Nicholson appare in ogni scena del succulento film retrò-noir di Roman Polanski nei panni di Jack Gittes, laconico investigatore privato degli anni ’30.

La sceneggiatura, vincitrice dell’Oscar, è stata ispirata dagli scandali che hanno rovinato il magnate dell’acqua e del potere William Mulholland, che ha dato il suo nome all’iconica Mullholland Drive di Los Angeles, dove Jack Nicholson risiede ancora oggi.

10 – Voglia di tenerezza di James L. Brooks

Oddio, quanto sono stronzo. Sono proprio stronzo!

Garret breedlove

Entrando dolcemente in un ruolo scritto per Burt Reynolds, Nicholson si è ritagliato una nuova carriera laterale da commedia romantica, quando ha interpretato l’astronauta in pensione Garrett Breedlove, scapolo e donnaiolo, in questo strabiliante successo al botteghino dello scrittore-regista James L. Brooks.

La performance insolitamente dolce e affascinante di Nicholson gli è valsa un Oscar. Un Jack Nicholson che qui sembra interpretare sé stesso, genio assoluto. E, caso vuole, che alla successiva reunion con Brooks, ne avrebbe vinto un altro per Qualcosa è cambiato nel 1997.

LEGGI ANCHE…
Stanley Kubrick: I Primi Passi Verso Un Futuro Cinematografico

Ben accolto dalla critica e dal pubblico, ebbe però una lavorazione non facile. Il film rischiò anche di non prendere il volo, complici le difficoltà di trovare un attore per Garrett. Il personaggio, infatti, è totalmente inventato e non era presente nemmeno nel libro di McMurtry. Quattro attori hanno rifiutato la parte – tra cui Harrison Ford e Paul Newman – e la scelta è ricaduta infine su Nicholson.

Se non li avete visti, vi consiglio assolutamente di vedere i suoi film.


         

Ciao da Tommaso!

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