Great Barrington

Great Barrington: Una Riflessione Consapevole Sul Covid-19

di Tommaso Baldi

Tante cose si sentono sul Covid-19. La dichiarazione di Great Barrington è ciò che di più sensato, intelligente e equilibrato possiamo trovare in materia.

Non è facile, di questi tempi, parlare in maniera obiettiva. Tantomeno leggere cose che siano obiettive. O che minimamente trasudino di obiettività e buon senso.

Però, nell’aria, c’è come la sensazione di aver ancora perso un’opportunità. Anche alla famigerata ‘seconda ondata‘ siamo arrivati tardi. Tardi per il trasporto, tardi per le terapie intensive e non abbastanza pronti per quello che sapevamo sarebbe arrivato.

Tutto quello che oggi ci viene sottoposto sono decreti, DPCM, regolamenti, protocolli, ecc… E questo ha lo scopo di creare ordine nella nostra vita, salvaguardando la salute di tutti. E ad una lettura superficiale è esattamente così.

Ma andando più in profondità, possiamo cogliere aspetti un po’ meno salvifici. Tutte queste parole, regole, istruzioni, profumano anche di opportunismo, di volontà di pararsi il culo e di evitare che qualcuno un giorno dica ‘questo non lo avevano previsto‘.

Perciò via a regole senza senso, a norme che vanno l’una in contrasto con l’altra, a norme inapplicabili, non controllabili e neppure verificabili riguardo la loro effettiva efficienza. Questo confuso punto di partenza non può far altro che generare caos, incomprensione e alienazione tra le persone.

No lockdown

E quindi si verificano casi in cui le persone discutono per niente. A scuola bambini stanno senza far niente perchè si sono dimenticati il materiale e nessuno è autorizzato a prestare le cose. Oppure un genitore porta a scuola un libro dimenticato a casa e nessuno lo recapita al bambino in classe. Capita che un bambino cada in terra e nessuno si muova per aiutarlo a rialzarsi perchè c’è la paura del contatto, e così via…. Cose assurde e misere, legittimate dal famoso protocollo.

E poi ci sono le domande. Domande che nascono numerose nelle teste ancora pensanti. Domande sui contenuti come le seguenti, che ho raccolto negli ultimi giorni:

  • Che fine ha fatto la privacy? Si parla di intromissioni nel privato delle case, si esternano a voce alta, da parte di persone senza formazione, dati sensibili come la misurazione della febbre in pubblico. E si alimenta la cultura del sospetto verso chi potrebbe essere positivo.
  • Perchè si sbandierano tutte queste regole a scuola e poi fuori dal cancello scolastico, si tollerano ultracontatti sia nello sport che nel trasporto?
  • Perchè si parla di quarantena di libri? Su quali basi si limita il passaggio di libri, fogli e oggetti, o altro, a scuola, quando ci sono dichiarazioni scientifiche che attestano che il virus rimane pochissimo su superfici come la carta? Questa cosa non potrebbe essere cancellata, visto che l’igienizzazione delle mani fatta bene dovrebbe essere sufficiente?
  • Come è possibile che l’amministrazione scolastica si vanti delle entrate scaglionate quando i ragazzi si ritrovano assembrati, in maniera esagerata, fuori dal cancello?
  • Perchè non si può giocare a calcetto ma il calcio può continuare? Perchè gli sport a livello amatoriale no e quelli sotto l’egida delle federazioni si?
  • Visto che, da alcune dichiarazioni, si capisce che gli asintomatici hanno una carica virale ridotta e la maggior parte dei contagiati, scovati in questi giorni con i tamponi, sono asintomatici, perchè ci dovremmo preoccupare così tanto?
tamponi e covid-19

… e poi…

  • Perchè tutto questo tempo per un tampone? E poi, i tamponi sono affidabili?
  • Perchè non siamo pronti con il vaccino antinfluenzale?
  • Perchè, dopo un anno, in cui avremmo dovuto prepararci a questa famosa ‘seconda ondata‘, non siamo ancora pronti con i trasporti, i vaccini? E, aggiungerei, nemmeno con la giusta forma mentis!
  • Perchè non si è fatto di tutto per giungere all’inizio della scuola con tutte le insegnanti?
  • Come mai si continua a ritenere gli adolescenti e i giovani, la fascia di persone più da tartassare in assoluto?

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E ce ne sarebbero molte altre. Tutte domande, alcune condivisibili, altre meno. Alcune che si basano su considerazioni scientifiche. Altre che vengono dallo sconforto, dalla rabbia, dalla confusione in testa e dal non sopportare più una situazione divenuta insostenibile.

E tutto questo grazie ad una informazione ormai rivolta a fare terrorismo psicologico, ad instillare la paura del ‘morto in più‘ o del ‘contagiato in più‘. A fornire dati parziali, verità dette non completamente, o dette a mezza bocca, solo per amor di audience. Un’informazione in cui i governi si attaccano e gli epidemiologi non concordano quasi mai sul da farsi.

Così in questa nebbia di idee, di confusione di valori e possibilità, di sovrapposizione tra ciò che sembra bene e ciò che sembra male, mi sono imbattuto in uno splendido manifesto di comportamento. Che collima perfettamente con il mio pensiero in materia di Covid-19.

E’ una dichiarazione di esperti in materia, che delinea chiaramente in pochi punti ciò che si sarebbe dovuto fare. Per me è ciò che di meglio si può trovare adesso, nel mondo, in materia di covid-19.

Vi prego leggetela con attenzione, nell’ottica di una sensata riflessione consapevole.

Dichiarazione di Great Barrington

In qualità di epidemiologi delle malattie infettive e di scienziati della salute pubblica, siamo molto preoccupati per gli effetti dannosi sulla salute fisica e mentale causati dalle politiche adottate dai Governi in materia di COVID-19. E raccomandiamo un approccio che chiamiamo “Protezione Focalizzata” (Focused Protection).

Great Barrington

Provenendo da diverse parti del mondo e, sia da destra che da sinistra del panorama politico, come epidemiologi, abbiamo dedicato la nostra carriera alla protezione delle persone. Le attuali politiche di blocco stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica, a breve e lungo periodo.

I risultati (solo per citarne alcuni) includono tassi di vaccinazione infantile più bassi, peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari, meno screening per il cancro e deterioramento della salute mentale. I quali, inevitabilmente, porteranno negli anni a venire a un aumento della mortalità, con la classe operaia e i membri più giovani della società che ne soffriranno il peso maggiore.

Tenere gli studenti fuori dalle scuole è una grave ingiustizia.

Mantenere queste misure fino a quando non sarà disponibile un vaccino, causerà danni irreparabili con conseguenze sproporzionate per i meno fortunati.

Con il passare del tempo, la nostra comprensione del virus sta crescendo. Sappiamo che l’incidenza della mortalità da COVID-19 è più di mille volte superiore negli anziani e nei malati rispetto ai giovani. Infatti, per i bambini, COVID-19 è meno pericoloso di molte altre patologie, tra cui l’influenza.

Con l’aumento dell’immunità nella popolazione, il rischio di infezione per tutti, compresi i più vulnerabili, diminuisce. Sappiamo che tutte le popolazioni alla fine raggiungeranno l’immunità di gregge. Cioè il punto in cui il tasso di nuove infezioni diventerà stabile. E che questa immunità può essere aiutata (ma non dipende) da un vaccino. Il nostro obiettivo dovrebbe quindi essere quello di ridurre al minimo la mortalità e i danni sociali fino a raggiungere l’immunità di gregge.

L’approccio più umano, che bilancia i rischi e i benefici nel raggiungimento dell’immunità di gregge, è quello di permettere a coloro che sono a minimo rischio di morte di vivere normalmente la loro vita per costruire l’immunità al virus attraverso l’infezione naturale. Proteggendo al meglio coloro che sono a più alto rischio. Noi chiamiamo questa strategia “Protezione Focalizzata“.

Great Barrington

L’adozione di misure per proteggere le persone vulnerabili dovrebbe essere l’obiettivo centrale delle risposte di salute pubblica a COVID-19. Per esempio, le case di cura dovrebbero utilizzare personale con immunità acquisita. Ed eseguire frequenti test PCR su il resto del personale e su tutti i visitatori. La rotazione del personale dovrebbe essere ridotta al minimo.

I pensionati che vivono in casa dovrebbero farsi consegnare a domicilio generi alimentari e altri beni di prima necessità. Quando possibile, dovrebbero incontrare i familiari all’esterno piuttosto che all’interno. Un elenco completo e dettagliato di misure, compresi gli approcci alle famiglie multigenerazionali, può essere implementato ed è alla portata e delle capacità di tutti i professionisti della sanità pubblica.

A coloro che non sono vulnerabili dovrebbe essere immediatamente consentito di riprendere la vita come normale. Semplici misure igieniche, come il lavaggio delle mani e la permanenza a casa quando si è malati, dovrebbero essere praticate da tutti per abbassare la soglia di immunità di gregge. Le scuole e le università dovrebbero essere aperte all’insegnamento in presenza.

Le attività extrascolastiche, come lo sport, dovrebbero essere riprese. I giovani adulti a basso rischio dovrebbero lavorare normalmente, piuttosto che da casa. Dovrebbero essere aperti i ristoranti e le altre attività commerciali. Arte, musica, sport e tutte attività culturali dovrebbero riprendere normalmente.

Le persone più a rischio possono fare tutto ciò, partecipare se lo desiderano ed è una loro decisione. Mentre la società nel suo insieme gode della protezione conferita ai più vulnerabili da coloro che hanno costruito l’immunità di gregge.

Great Barrington dichiarazione

Questa dichiarazione è stata redatta e firmata a Great Barrington, negli Stati Uniti d’America il 4 ottobre 2020, da parte di:

Dott. Martin Kulldorff

Professore di medicina all’Università di Harvard, biostatistico ed epidemiologo con esperienza nell’individuazione e nel monitoraggio delle epidemie di malattie infettive e nella valutazione della sicurezza dei vaccini.

Dott. Sunetra Gupta

Professore all’Università di Oxford, epidemiologo con esperienza in immunologia, sviluppo di vaccini e modellazione matematica delle malattie infettive.

Dott. Jay Bhattacharya

Professore alla Stanford University Medical School, medico, epidemiologo, economista sanitario ed esperto di politica sanitaria pubblica, con particolare attenzione alle malattie infettive e alle popolazioni vulnerabili.

Qui potete approfondire e magari sottoscriverla.

Ciao da Tommaso!

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