La gentilezza in Natura è un argomento molto dibattuto. E’ legata alla libertà di scelta e non si basa sull’istinto o su regole prestabilite.
Questa è la domanda. La gentilezza esiste in natura?
È un comportamento che possiamo imitare, come facciamo per molte altre cose?
La risposta è no.
Gli altri esseri viventi danno, alle situazioni che incontrano nella loro vita, risposte legate all’istinto e a regole a cui non possono sottrarsi.
Queste norme li fanno reagire senza avere libertà di scelta.

Questa osservazione è molto importante, perché la gentilezza è la conseguenza di una scelta tra diverse risposte.
Per fare una scelta dobbiamo avere sviluppato una cultura che prevede la capacità di riflettere, ponderare tra diversi possibili comportamenti e, alla fine, consapevolmente, decidere quale risposta preferire.
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Non Sottovalutate Il Potere Della Gentilezza
Possiamo affermare che la gentilezza è un prodotto del nostro senso della possibilità: l’abbiamo inventata noi, è un nostro capolavoro.
Per farlo abbiamo rinunciato a comportamenti, sempre prevedibili, condizionati dal meccanismo di percezione azione, che esiste in natura, e rappresenta un automatismo. Esattamente come l’ameba, che ammette solo due risposte: andare verso qualcosa che attrae o fuggire da quello che viene percepito come un pericolo.
La gentilezza fa parte di una costruzione di idee di mondi preferibili, cioè di qualcosa che ancora non esiste, ma che noi pensiamo sarebbe bello che esistesse.
È frutto della cultura, quel tipo di cultura che è il miglior modo di creare affettività.

A questo punto, se vogliamo provare a capire come possiamo raggiungere questo risultato, dobbiamo fare un passo indietro.
Una delle cose che ci distingue dagli altri esseri viventi è il senso della possibilità, che in piccola parte hanno anche altri animali.
Il fringuello di Darwin, per esempio, avendo fame e non avendo il becco adatto per andare a prendere l’insetto nascosto sotto la corteccia dell’albero. Si guarda intorno, vede un cactus pieno di spine, va a prendere una spina con il becco e con quella trasforma la sua impossibilità fisiologica in un geniale modo di risolvere il suo problema di sopravvivenza. E qui si ferma. Non migliora la sua scoperta. Non ne fa altre.
Per quello che ci riguarda, invece, tutto quello che abbiamo creato è il prodotto del nostro senso della possibilità.

Molto di quello che ci circonda, e rende la nostra vita più facile, non esisteva prima che qualcuno lo immaginasse: per questo per noi il possibile modifica il reale.
La gentilezza è una scelta abbastanza impegnativa, perché per qualcuno esiste, per qualcun altro no. Di solito è un’esigenza che avverte prima chi non ha potere e spesso contrastata da chi preferisce usare la forza.
Una saluto da Renato!
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1 commento
Grazie Renato grazie Tommaso per queste riflessioni costanti che ci aiutanto in ogni possibile evoluzione