neve - Photo by Hide Obara

10 Interessanti e Affascinanti Curiosità Sulla Neve

di Tommaso Baldi

La neve è un elemento misterioso ed interessante. Può essere colorata, gigante, esagonale, a stella. Libera e silenziosa ma anche prigioniera di una palla.

Nella Giornata Mondiale dedicata alla neve, intendiamo approfondire la conoscenza di questo candido e misterioso elemento che, in questo anno di pandemia, sembra sia caduto in quantità che non si vedevano da molto tempo.

La neve ci affascina. E quando si presenta, in un determinato ambiente, emana un fascino che ci attrae da secoli e ci sorprende ancora.

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Ecco allora un elenco di curiosità molto interessanti.

1. Neve coi fiocchi!

Nel libro dei Guinness possiamo trovare le informazioni sul fiocco di neve più grande mai registrato. Pare che avesse un diametro di 38 centimetri e fu scoperto nel 1887 nel Montana, Stati Uniti. I fiocchi di questo elemento hanno però, di norma, un diametro medio inferiore ai 5 millimetri. E un fiocco di neve largo 5 millimetri pesa solo circa 4 millesimi di grammo.

2. Ogni fiocco è unico

I fiocchi si compongono di molti cristalli di neve. Questi cristalli si presentano in svariate varianti. Due ricercatori ne hanno fotografate e documentate 6’000 varianti diverse. La probabilità che due cristalli abbiano lo stesso identico aspetto è molto bassa, ma non impossibile matematicamente.

fiocco di neve

3. Le forme possibili

I fiocchi di neve si formano direttamente nelle nuvole dal vapore acqueo, saltando, per così dire lo stato liquido. Il cristallo niveo tipico, con sei punte perfettamente simmetriche, assume la sua forma cadendo al suolo e attraversando strati d’aria con diverse temperature e gradi di umidità.

Ciò che accomuna tutti i fiocchi è la loro forma e composizione. I cristalli sono costituiti principalmente da acqua e hanno sempre una forma di base esagonale. Questa forma dipende dalla struttura della molecola dell’acqua, ovvero dalla posizione dell’atomo di ossigeno e dei due atomi di idrogeno.

La forma esatta dei cristalli dipende però da temperatura, umidità (all’interno della nuvola e lungo il percorso che li porta fino al suolo) e vento. A temperature molto basse si formano piastre e prismi quadrati, ovvero cristalli piuttosto grezzi. A temperature meno fredde i fiocchi sono piuttosto ben formati e a forma di stella.

4. La neve vuole l’inquinamento

La vera curiosità sconcertante è questa. Per formarsi, la neve ha bisogno dell’inquinamento. Scioccante vero?

La neve si forma solamente se l’aria ha un certo grado di inquinamento. Senza queste impurità, il vapore acqueo cambierebbe il suo stato aggregato solo a partire dai -40 gradi. E solo i cosiddetti germi cristallini (ad esempio batteri morti) portano il vapore acqueo in salita a cambiare il suo stato aggregato già a partire da temperature inferiori a -12 gradi.

5. Quanto silenzio

paesaggio con neve

Non è solo una sensazione: lo strato di neve appena caduta attutisce davvero i suoni, per una ragione strettamente acustica. Si comporta esattamente come i pannelli fonoassorbenti degli edifici.

La tipica forma dei fiocchi di neve e la loro consistenza voluminosa fanno sì che tra un fiocco e l’altro si crei molto più spazio di quello presente, per esempio, su una superficie d’acqua liquida. Questi piccoli spazi d’aria assorbono il suono e impediscono alle onde sonore di rimbalzare facilmente come avviene in altre condizioni. Di conseguenza, i rumori risultano attutiti.

6. La neve è bianca ma anche nera

Un oggetto è trasparente (come l’acqua) se è attraversato dalla luce. E’ colorato se in parte assorbe la luce e in parte la restituisce. E’ nero se assorbe tutta la luce che lo colpisce. E’ “a specchio” se invece la riflette. Di conseguenza, l’acqua è trasparente, incolore, mentre la neve, pur essendo fatta di acqua, è bianca.

La ragione è che ogni raggio di luce attraversa il primo cristallo di neve che incontra (che, quindi, è ancora trasparente) venendo leggermente deviato, e, di cristallo in cristallo, continua a deviare fino a riemergere, tornando all’osservatore.

Ai nostri occhi arrivano così tutti i colori di partenza, e di conseguenza percepiamo il colore bianco che ne è la somma. Inoltre, poiché quasi tutta la luce che entra viene restituita, il manto nevoso appare spesso abbagliante.

Se, invece, analizziamo il colore della neve in base al suo spettro elettromagnetico, essa è nera. Assorbe, infatti, quasi il 100% della radiazione termica incidente.

neve rossa

7. Neve a colori

Si parla di neve rossa, verde e anche gialla. La neve rossa è un fenomeno che si verifica in alta montagna e nelle regioni polari durante i mesi estivi. Era considerata di cattivo auspicio nel Medioevo. Il colore rossastro può avere doppia spiegazione. Da una parte i venti che trasportano molta sabbia del Sahara. E, quindi, le particelle di sabbia rossa possono restare intrappolate nei fiocchi. Dall’altra è causato da un particolare tipo di alga unicellulare che si protegge dai raggi UV e dalla radiazione luminosa mediante la pigmentazione rossa. Ma ci sono anche alcuni tipi di alghe che la possono colorare di verde o di giallo. Nel caso della “neve gialla” è meglio astenersi dall’assaggiarla.

8. Neve al metano

Ormai è stato appurato che anche su altri pianeti può nevicare. La neve è stata vista cadere su Marte e si ipotizza che il fenomeno possa verificarsi anche su Titano, una luna di Saturno. Su Titano, a mettere in luce la possibilità di nevicate, è stata la sonda Cassini. La sonda ha infatti osservato la presenza di cirri, nuvole composte da piccoli cristalli di metano, che, di tanto in tanto, possono produrre nevicate sulla superficie di quel corpo celeste. Il metano, infatti, segue su Titano un ciclo del tutto simile a quello dell’acqua sulla Terra.

9. Possibile materiale da costruzione?

In primo luogo, è sostenibile al 100%. In secondo luogo, la neve è un cattivo conduttore di calore e isola l’aria intrappolata tra i cristalli di ghiaccio. Inoltre, leggermente sciolta, diventa col tempo dura come cemento e sigilla a perfezione, motivo per cui gli Inuit creano dei fori di respirazione nei loro igloo. L’unica pecca di questo materiale da costruzione è ovviamente il fatto che si sciolga rapidamente non appena inizia a fare più caldo.

palle di neve

10. Le sfere di neve sono un’invenzione austriaca

L’artigiano viennese Erwin Perzy aprì nel 1900 la prima fabbrica di “sfere di vetro con effetto neve“. In realtà, avrebbe voluto creare una lampada, ma i trucioli di metallo che volteggiavano nell’acqua gli ricordarono la neve e così nacque la prima sfera di neve.

Per concludere, l’ arte ha subito sempre il fascino della neve. I pittori hanno sempre amato la neve. Gli impressionisti del XIX secolo, per esempio, catturarono su tela paesaggi innevati creando ciò che oggi chiamiamo “Effet de Neige” (effetto neve).

Ciao da Tommaso!

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