Insieme, ci rifletto

Ci Rifletto, Insieme Per Scelta Consapevole

di Anna Maria Palma

Soffermarsi sul senso autentico e profondo di un “ci rifletto“, sullo stare insieme e sul fare insieme scelte consapevoli.

Da qualche mese Lorenzo, Gianni, Amal ed io abbiamo iniziato a lavorare ad un progetto.

Ogni giorno ricordo a me stesso che la mia vita, interiore ed esteriore, si basa sul lavoro di altri uomini, vivi o morti, e che devo sforzarmi di dare nella misura in cui ho ricevuto e sto ancora ricevendo. 

Albert Einstein

Mi piace chiamarlo progetto. Non è questo il luogo per entrare nei dettagli. Ma sento che definendolo così caratterizza un modo di stare “insieme che mi dà tanto entusiasmo.

Insieme a Tommaso Baldi, creatore del blog su cui vi trovate adesso, “Ci rifletto – Il blog delle scelte consapevoli“. Se ci entrate trovate un invito gentile, “Renditi consapevole, entra nella nostra lista“.

Renditi Consapevole… Entra Nella Nostra Lista!

Tutto questo mi ha ispirato a soffermarmi sul senso autentico e profondo del “ci rifletto” e sull’autenticità delle scelte consapevoli. Ma anche sul tema della responsabilità (abilità a rispondere), con cui ciascuna persona, in qualche maniera, le attua. E infine, sul senso autentico della parola gentilezza, che posso tradurre qui, anche con l’espressione, usata, e che adotterò come firma quando scrivo, “insieme, per scelta consapevole“.

Nel nostro libro, di Lorenzo e mio, abbiamo scritto:

Insieme è una parola molto utilizzata nel corso delle nostre giornate. E come tale rischia di scivolare in una inconsapevolezza semantica, funzionale e percettiva, riducendo la gentilezza a una meccanica della cortesia.

“Insieme” è una parola complessa. E la pittura ad acquerello, conosciuta grazie alla pittrice Sara Campitelli, ne offre una rappresentazione dinamica, a tratti imprecisa e forse anche per questo affascinante. Ci sono la carta, i pennelli, i colori, l’acqua, il soggetto rappresentato: si inizia il lavoro, con pennellate del “me” che rappresenta il “te”, il soggetto su carta, ma l’acquerello emergerà soltanto dopo aver aggiunto l’elemento di trasformazione costituito proprio dall’acqua. I colori a quel punto tornano a essere dinamici e l’immagine cambia, i contorni si estendono o restringono, tutto torna in movimento, senza definizione, generando curiosità verso ciò che sta divenendo. In questa atmosfera desideriamo far fluttuare la parola “insieme”.

Insieme pittura e acqua

e poi continuiamo…

Nel quotidiano la parola “insieme” può far conoscere, dare sostanza, a volte inaugurare, dichiarare o ufficializzare una connessione o una relazione vicina a un nuovo piccolo passo di evoluzione.

Questa dimensione può essere facilitata leggendo questa parola con un occhio da archeologo, che desidera vedere a fondo dentro di lei. Possiamo infatti camminare, cenare, lavorare, viaggiare con qualcuno senza essere necessariamente insieme a lui, a lei. “Insieme“, da questo punto di vista, diviene un fatto silenzioso, coperto e garantito da uno spazio di riservatezza, un atteggiamento interiore.

Una predisposizione invisibile che nel Piccolo Principe la volpe spiega quando parla di preparare il cuore per l’arrivo di un amico: «se tu vieni sempre alle quattro del pomeriggio, alle tre io già comincerò ad essere felice. Più si avvicinerà il momento, più mi sentirò felice». E la volpe parla anche dell’importanza di una corrispondenza di intenti per creare un “insieme” intriso di presenza quando dice «ma se tu vieni quando ti pare, non saprò mai quando preparare il mio cuore».

insieme come i pezzi di un puzzle

… pertanto…

È in questa zona che comincia a manifestarsi la possibilità della gentilezza, capace di trasformare il “come” di un incontro “insieme” già molto tempo prima del suo avvenire.

In un’architettura umana la parola “insieme” potrebbe prendere le forme di un patio, un cortile interno dove fermare il tempo di incontro con l’altro, dargli profondo valore.

Insieme” diviene ancora un frutto della gentilezza quando assume le sensibilità, le capacità e piano piano le competenze del saper guardare nella stessa direzione, immaginare il mondo interiore, le idee e le emozioni dell’altro e soprattutto di farlo in punta di piedi.

Insieme le mani compongono il mondo

quindi, in conclusione…

Essere “insieme”. Esserlo in modo gentile, presuppone un intento deliberato, appassionato, di rimanere prima di tutto “insieme” a se stessi. È un tempo senza rumore, senza parole in più, ripulito da informazioni ridondanti, che non affastella pensieri o sospesi con sé e con l’altro, che si appassiona nella ricerca di alternative alle “solite cose“.

Insieme” può avvicinarsi così a “respicere“, la radice latina della parola rispetto, che significa “guardare due volte“, alle differenze e alle divergenze, persino ai contrasti, al riconoscimento per le preferenze degli altri e a ogni scintilla di diversità capace di generare evoluzione personale e relazionale.

Insiemeè una parola complicata che la pratica della gentilezza riesce a rendere complessa e, nel rispetto di questa complessità, maneggevole.


         

Non a caso, il libro, che abbiamo pubblicato subito dopo, lo abbiamo intitolato “Vuoi parlare con me? Dialogare nell’esistenza“, proprio per sottolineare l’importanza di una domanda, di un accordo per un incontro.

Per far emergere e dichiarare questo desiderio, questa responsabilità. Questa dichiarazione di voler essere insieme, che non prevede sempre una partecipazione fisica, che non si aspetta sempre una risposta. Ma che vuole sapere che esiste un filo sottile di connessione che ci tiene insieme, Quel doppio interesse che non dà mai spazio a disturbi, noia, indifferenza, perfino insofferenza. Ma che sottolinea, appunto, l’intenzione di “essere insieme, per scelta consapevole”!

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Con tanta gratitudine e riconoscenza per ogni persona che, a titolo diverso, mi è vicina nei sentieri della consapevolezza, della compassione e della gentilezza.

Mi piacciono tanto queste parole di Zukav.

Abbiamo molte cose da fare.
Facciamole insieme.
Facciamole con intelligenza, amore e gioia.
E facciamo che sia l’esperienza umana.

Gary Zukav

Ciao da Anna Maria… insieme per scelta consapevole!

7 commenti

7 commenti

gianni spulcioni 28 Giugno 2020 - 12:03

Una gratitudine infinita per te, Anna Maria. Nella mia vita, tutto quanto ho raggiunto l’ho raggiunto sempre “insieme”….. mai da solo.

Risposta
Ezio Andretti 14 Giugno 2020 - 18:51

Quanti rintocchi limpidi nel tuo messaggio! Ho provato la benefica sorpresa dell’incontro con vibrazioni benevolenti e ho attenuato la modalità pensiero. Il pensiero divide, sentire unisce (T.S.Eliot). Ho sorriso quando hai parlato di progetto: parola spesso abusata, spesso più escludente che aperta alla plasticità. Ci ho sentito piuttosto l’imprevedibile germinalità del processo. Una proiezione mia ,certamente , ma l’ho sentita come dopaminergica e te ne sono grato. Ti sono grato per questa impollinazione.

Risposta
Anna Maria Palma 15 Giugno 2020 - 10:35

Buongiorno Ezio. Ho sempre apprezzato la tua figura “limpida”, sguardo, parole, pensieri sempre capaci di suscitare benefiche sorprese e produrre vibrazioni benevolenti…Come è facile nello stare insieme riprendere, imitare anche il linguaggio, il pensiero, il sentire…Aspiro a questo “insieme” che fa germogliare, consente impollinazioni e gratitudine a profusione. Grazie Ezio!

Risposta
Anna Maria Palma 14 Giugno 2020 - 18:22

Grazie Maria. E’ un grande dono averti come amica di ricerca. Caramente Anna Maria

Risposta
Sabine Veldung 14 Giugno 2020 - 15:30

Grazie Anna Maria, …..Mi unirò volentieri alle tue riflessioni ! Abbiamo molte cose da fare – facciamole insieme! Sabine

Risposta
Anna Maria Palma 14 Giugno 2020 - 18:22

Sabine grazie, poter fare insieme a te è per me un grande onore. La tua intelligenza, la tua gioia, il tuo amore arrivano dalla tua presenza! Dritte al cuore. Grazie Anna Maria

Risposta
Maria Baldecchi 14 Giugno 2020 - 10:09

In un periodo epocale come quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, dove abbiamo avuto la conferma che non possiamo salvarci da soli, la parola INSIEME ha una forza ancora maggiore che riecheggia negli animi di ognuno di noi. Grazie Anna Maria e grata per questi spunti di riflessione sempre preziosi

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