La bellezza, la fiducia e la consapevolezza saranno le nostre armi per capire e affrontare il mondo nel migliore dei modi.
Ho sempre avuto a che fare con la bellezza, nel senso più aulico del termine, e relativamente a più ambiti. Sì… perchè la bellezza non può essere circoscritta all’arte e alla cultura in generale.
Possiamo trovare bellezza nella Natura, nei comportamenti, nella tecnologia. E quindi, in un tramonto, in un abbraccio o in un atto di gentilezza ma anche in un’auto o in un dispositivo digitale.
Ma, contemporaneamente, ho avuto anche a che fare con le persone, tante persone, dalle molteplici personalità. E ho capito che, per apprezzare davvero la bellezza intorno a noi, abbiamo tutti bisogno di un’altra emozione fondamentale: l’ammirazione.
La meraviglia è alla base del desiderio dell’uomo di capire.
Aristotele
Non riusciremo mai a godere appieno di un momento di bellezza, se, in quell’istante, non fossimo pervasi dall’ammirazione per quell’oggetto, per colui che lo ha realizzato, per ciò che comunica. La nostra reazione deve essere necessariamente di stupore e meraviglia.
Ma questo decisivo sentimento di ammirazione deriva, inevitabilmente, dall’avere fiducia. Respiro una particella di bellezza, so che mi fa bene (… e questa è una funzione della bellezza), ho profonda fiducia sul fatto che guardare, toccare, vivere la bellezza mi serva e mi aiuti ad essere migliore e più ricco di contenuti. Così provo grande ammirazione.
Perciò la fiducia è molto legata al provare ammirazione e meraviglia.
Se volessimo fare un esempio concreto, possiamo tranquillamente affermare che tutto questo vale per la gentilezza. Ho sempre pensato che la gentilezza possa essere vista come semplice atto di bellezza.
Quindi, di fronte ad un gesto, ad una parola che comunichi gentilezza, devo provare grande ammirazione. Non devo maturare sentimenti di sospetto tipo “Cosa ci sarà sotto?“, ma devo lasciare che brillino di luce propria, accettandoli e accogliendoli con fiducia.

Questo emozionale filo conduttore ci riporta, infine, alla protagonista del nostro blog: la consapevolezza. In che modo?
Perchè tutto ciò di cui abbiamo parlato è marcatamente intrecciato con la volontà, con l’intenzione di andare nel profondo, lo sforzo di vedere con occhi nuovi. Cerchiamo di riassumere questo fluire di sensazioni.
- Mi nutro di bellezza.
- Ho fiducia che questa bellezza mi arricchisca e mi aiuti a migliorare come persona.
- Provo ammirazione e stupore per tutto ciò che sta dietro, e che ha generato, questa bellezza.
- Sono, di conseguenza, stimolato, grazie alla curiosità e all’intenzione. Così scelgo di andare in profondità, mi pongo delle domande, ci rifletto e ricerco delle risposte.
- In poche parole mi rendo consapevole.
Non rimango in superficie. Non mi accontento, accettando la via veloce e più facile, come per esempio, quella di un giudizio immediato, e quindi parziale. Ma, intraprendo, con la giusta lentezza, la via della consapevolezza.
L’unica difesa contro il mondo è conoscerlo bene.
John Locke
Cerchiamo di conoscere questo mondo il più possibile, il meglio possibile. Magari possiamo partire, scegliendo tra la filosofia del “WOW“, in cui respiriamo fiducia e ammirazione di fronte agli eventi. E la filosofia del “Chissà cosa c’è sotto…” che, però, ci lascia spesso addosso, sfiducia e sospetto.
Però, per conoscere bene il mondo, rimane fondamentale percorrere il sentiero dell’arte e della cultura. Con fiducia e ammirazione per la bellezza che genera continuamente, appunto.

Riflettiamo su questo, proprio in questi tempi, in cui la cultura viene tranquillamente calpestata, in nome di un politicamente corretto che sta trasformando il pensiero libero, nucleo generatore della creatività, in pensiero unico, che mi spaventa non poco. Gli esempi attuali sono molteplici, statue distrutte in maniera becera ed ignorante, film e registi messi alla gogna senza nessuna ragione plausubile, magnifici pittori giudicati oggi per ragioni avulse dal tempo… e potrei continuare in questa galleria degli orrori.
Nella vana speranza che questo intervenire su cose antiche e fuori dal tempo migliori il costume e le cattive credenze delle persone.
Attenzione a tutto questo!
Attenzione a lasciare spazio all’appiattimento del pensiero. Continuiamo ad avere fiducia nel bello, nella cultura e, adesso, dopo l’isolamento da pandemia, non lasciamo le nostre coscienze nelle stanze del lockdown.
Per questo, da domani, e per tutto il mese di Agosto, i nostri autori hanno scelto una parola per ogni giorno. Istanti di bellezza, di cultura legati ai tempi che viviamo, alle emozioni che abbiamo provato, agli ambienti che abbiamo vissuto. Per continuare ad avere fiducia nonostante tutto e per spingerci ad essere sempre più consapevoli del mondo che ci circonda.
Facciamoci contagiare dalle parole!
Ciao da Tommaso!
1 commento
Grazie Tommaso, stimolante e invitante per esplorare l’infinito che è dentro di noi per abitare spazi rigeneranti, tutti quelli che possiamo trovare oltre le parole e oltre i pensieri, in un divenire che reclama la nostra fiducia per potersi mostrare nella bellezza che sapremo e vorremo scorgere in quanto si presenterà nel nostro vivere.