E quindi la donna è davvero più ansiosa dell’uomo. Non è solo un pregiudizio culturale: ora ci sono le prove scientifiche.
Forse perché per prendersi cura della prole, ha sempre dovuto avere ‘fiuto’ per i pericoli. O forse perché, essendo, a volte, fisicamente meno prestante della controparte maschile, ha sempre dovuto allenare maggiormente l’istinto a riconoscere i rischi, per poterli prevenire. Fatto sta che la donna è davvero più ansiosa dell’uomo.
Siamo la generazione cresciuta con la nonna mangiata dal lupo, tre civette che facevano l’amore con la figlia di un dottore, le mele avvelenate di Biancaneve, Geppetto che abitava dentro una balena, Alice ed i funghi allucinogeni.
Masse78, Twitter
L’ansia, era il minimo che ci potesse capitare.
Almeno secondo i ricercatori dell’Istituto di scienze neurologiche del Consiglio nazionale delle ricerche (Isn-Cnr), che hanno, infatti, scoperto che le rappresentanti del gentil sesso sono geneticamente più ansiose dei maschietti.
I ricercatori hanno rilevato che, alla base della predisposizione all’ansia, sembrerebbe esserci una variante del gene 5-Httlpr implicato nella regolazione della serotonina (un neurotrasmettitore capace di modulare le emozioni). Questo importante neurotrasmettitore causa un aumento della quantità della serotonina stessa, provocando la crescita degli stati ansiogeni.
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Esaminando l’anatomia cerebrale di centinaia di soggetti sani, gli studiosi hanno dimostrato come l’effetto di questa variante genetica a livello cerebrale sia molto influenzata dal sesso: le donne hanno livelli di serotonina maggiori rispetto agli uomini. Questa scoperta ha testimoniato che le donne portatrici della variante genetica che conferisce una dis-regolazione della serotonina sono più ansiose degli uomini. E questa predisposizione si manifesta, a livello neurobiologico, con un’alterata anatomia di una regione chiave nella regolazione delle emozioni: l’amigdala.
Si tratta di una regione del cervello già nota per la sua influenza a livello di emozioni e quindi per le sue implicazioni in disturbi psichiatrici come la bulimia nervosa (tanto per fare un esempio sempre collegato all’ansia). Una conferma scientifica di questo tipo, permetterà, in tempi probabilmente non lunghissimi, di individuare precocemente la predisposizione ad incappare in una malattia seria scatenata dall’ansia.

L’ansia è una normale emozione, è un’emozione spiacevole di disagio, associata ad una sensazione di pericolo generale.
E’, in alcuni termini, un’emozione che tutti gli esseri umani provano. E ha la funzione fondamentale di segnalare situazioni pericolose o spiacevoli, mediante le modificazioni fisiologiche prodotte dall’adrenalina, che entra in circolo nel sangue. Entro certi livelli, dunque, l’ansia è necessaria, in quanto ci consente di affrontare situazioni temute e stressanti. Se però supera certi limiti, può diventare anche la base per lo sviluppo di disturbi quali attacchi di panico e fobie.
Confessate care donne. L’ansia è la vostra compagna quotidiana magari legata all’agitazione, all’iperattività e di sicuro all’irascibilità. Questi risultati, però, vi costringono a smettere di incolpare, quando la maternità, quando la scuola dei bambini oppure le varie responsabilià che ricadono su di voi. E’ indipendente da cosa vivete e da cosa vi circonda, sembra che l’ansia sia nei geni. La qual cosa, paradossalmente, va a vostro favore visto che non potete farci niente, chi ce l’ha ce l’ha.
L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi
Charles H. Spurgeon
Quindi state serene. Relax, perchè è tutto già deciso!
Ciao da Tommaso!!
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