Il tema delle celebrità e del loro rapporto con la società ha avuto un ruolo fondamentale nella produzione di Robert Mapplethorpe
Senza alcun dubbio, la prima cosa, da associare a Robert Mapplethorpe, è solitamente la rappresentazione controversa e spesso esplicita della scena di New York. Atmosfera che riuscì a catturare in modo così maestoso alla fine degli anni ’70.
Robert Mapplethorpe è la controcultura.
Non solo perché la sua esperienza di artista e uomo lo ha collocato spesso nella scena alternativa degli ambienti underground newyorkesi. Ma soprattutto per una sensibilità anticonformista nel significato più ampio e personale. Un carattere irriverente, oltraggioso, fuori dalle convenzioni. Un approccio ruvido e vissuto ai suoi soggetti. Un modo di concepire la fotografia come nessuno aveva fatto prima della sua esperienza.

Sinceramente, sono queste controverse immagini e fotografie di nudi maschili e femminili ad essere stati la firma del suo lavoro. E, meritatamente, lo hanno reso uno dei fotografi più importanti di tutti i tempi.
Tuttavia, il portfolio di Mapplethorpe va ben oltre questo tipo di soggetti. Il suo lavoro includeva anche magnifici pezzi di natura morta, una serie di soggetti diversi e, soprattutto, ritratti di artisti e celebrità.
Nel 1970 Robert Mapplethorpe scoprì la gioia nello scattare fotografie Polaroid. Poi, sostituì la Polaroid con una fotocamera Hasselblad di medio formato. E iniziò a scattare foto della sua cerchia di amici e conoscenti. Queste persone, a cui si associava, erano spesso musicisti famosi, star dei film pornografici e membri dell’underground newyorkese.
In effetti, la ritrattistica ha sempre rappresentato la componente centrale della sua produzione creativa. Le composizioni stilizzate di Mapplethorpe sfidavano il rapporto della società con le celebrità, l’immagine del corpo e la nudità maschile o femminile. Le sue opere sono riuscite a mettere in discussione gli standard estetici classici. Ma anche, talvolta, ad aderirvi senza problemi.

Questi bellissimi e profondi ritratti ci svelano l’eterno e inesauribile fascino della società contemporanea per il culto della celebrità. L’inesauribile ossessione per i personaggi famosi è, forse oggi, più forte che mai. E il lavoro del defunto fotografo americano si è dimostrato senza tempo quando si tratta di questi soggetti.
Ho scelto la fotografia perché sembra essere il mezzo perfetto per commentare la follia dell’esistenza di oggi
Robert Mapplethorpe
Le principali caratteristiche dei ritratti di Mapplethorpe si riassumono in 3 punti fondamentali:
- Sono il punto di arrivo di una tensione performativa intensa e coinvolgente, culminante con il momento dello scatto.
- Erotizzazione romantica e narcisistica del soggetto dinanzi l’obiettivo.
- L’individualizzazione del soggetto non è psicologica. Non è ricavata da uno scavo introspettivo. Piuttosto, dalla definizione della piena potenzialità estetica del soggetto. Intesa nel duplice significato di bellezza formale e percettibilità attraverso la convergenza dei sensi nel desiderio.
Mapplethorpe ha anche esplorato i poteri della pubblicità. Oppure dell’auto-promozione attraverso le immagini. La sua ingegnosità risiede nel fatto che, pur lavorando principalmente in bianco e nero, è riuscito a sviluppare un’estetica distintiva di maestria tecnica e bellezza formale. Certamente combinata con i temi della materia controversa e contemporanea. Mapplethorpe fonde efficacemente le tradizioni classiche della storia dell’arte e le immagini stravaganti ed equivoche, che rimangono rilevanti anche oggi.
Troverete, qui di seguito, una selezione di 27 meravigliosi ritratti di Robert Mapplethorpe. Musicisti, artisti e alcune delle figure più influenti che facevano parte della più ampia cerchia di amici dell’artista negli anni ’70 e ’80.
Le immagini visualizzate presenteranno nomi di spicco come Andy Warhol, Arnold Schwarzenegger, David Hockney e la compagna dell’artista, Patti Smith.
Ciao da Tommaso!
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