Star Wars, una saga cinematografica che a più di 40 anni di distanza dal primo episodio genera ancora tanto interesse, nuovi film e qualcuno che non conosce i suoi segreti.
Esistono ancora persone, sul pianeta Terra, che non sanno nulla dell’universo Star Wars?
Sicuramente sì, è un loro diritto. E allora ecco una lista delle 16 cose da sapere, aneddoti, essenziali o meno, per sostenere un abbozzo di conversazione su Guerre Stellari.
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- Il celebre scambio di battute tra la Principessa Leila e Ian Solo “Ti amo. Lo so” è in realtà frutto dell’improvvisazione di Harrison Ford. Il dialogo originale prevedeva che Han Solo dicesse “I love you, too” (“ti amo anch’io”). Ma sia il regista Irvin Kershner, sia Ford lo trovavano un po’ banale, per un personaggio del carisma di Solo. Così, all’ultimo, Kershner costrinse Ford a improvvisare chiamando improvvisamente “Azione!”. Allorché Ford al “Ti amo” improvvisò un “Lo so“. Qualcosa di simile fece anche il grande Massimo Troisi in Scusate il ritardo (1983), quando al “Ti amo” della fidanzata rispose “Mi fa piacere”.
- Il settimo capitolo di Star Wars è stato il primo film della saga a non essere distribuito nel mese di maggio negli Stati Uniti (mese in cui è nato il suo creatore, George Lucas).
- Il linguaggio degli Ewoks, i piccoli abitanti della luna boscosa di Endor, è frutto di un’intuizione del designer del suono Ben Burtt, il quale si ispirò a un documentario della BBC su tibetano, nepalese e lingue calmucche (lingue mongoliche parlate in Russia, Cina e Mongolia).
- Indiana, un cane di razza Alaskan Malamute, ispirò il personaggio di Chewbacca. Lo stesso cane avrebbe poi ispirato anche Indiana Jones.

- Ewan McGregor ha interpretato Obi-Wan Kenobi nella trilogia prequel della saga. Suo zio Denis Lawson, vent’anni prima, aveva invece impersonato il pilota Wedge Antilles.
- Il pianeta Hoth, in particolare ne “L’Impero colpisce ancora (1980)”, è, in realtà, il ghiacciaio di Hardangerjøkulen. Peraltro durante una delle peggiori tempeste da 50 anni a quel momento, tanto che le temperature esterne si aggiravano infatti attorno ai -20 °C e la troupe a volte era impossibilitata ad uscire dall’albergo. Alcune scene, come quella di Luke nella caverna degli Wampa, sono state girate all’ingresso dell’albergo.
- L’episodio “L’Impero colpisce ancora” fu girato negli stessi studi cinematografici in cui Stanley Kubrick stava contemporaneamente girando un altro capolavoro del cinema, “Shining”.
- Mark Hamill (che interpreta il personaggio di Luke Skywalker) urtò la testa ben 16 volte nella capanna di Yoda prima di far ottenere al regista la scena definitiva.
- La troupe riprese il funerale di Darth Vader, ne “Il Ritorno dello Jedi”, molto tempo dopo rispetto al resto del film. Il tutto avvenne a Skywalker Ranch, nei pressi della casa californiana di George Lucas.
- Sette burattinai muovevano il gigante Jabba The Hutt. Al suo interno c’erano tre uomini, uno per il braccio destro e la mascella, l’altro per il braccio sinistro, la mandibola la lingua e la bocca, e un terzo per la coda. All’esterno, due persone controllavano, da remoto, gli occhi; una il movimento del torace e una il fumo del narghilè. Poi arrivò la computer grafica a risolvere tutto ed eliminare ogni fatica.

- Secondo una leggenda, nella scena delle meteoriti in “L’Impero colpisce ancora”, uno degli oggetti che volano sarebbe in realtà… la scarpa di uno degli addetti agli effetti speciali! Stizzito per il numero di volte che avevano girato la scena, l’uomo avrebbe lanciato la sua scarpa in segno di protesta.
- Nel primo film (divenuto poi il quarto capitolo dal titolo “Una Nuova Speranza”) le spade di Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker sono di colore blu, mentre quella di Darth Vader è rossa. Al fine di suddividere i personaggi in “buoni” e “cattivi”. Nel periodo delle riprese de “Il Ritorno dello Jedi”, all’ultimo momento, si decise però di mutare in colore verde la nuova arma di Luke Skywalker. Al fine di ottenere un effetto cromatico migliore nelle scene su Tatooine. Da quel momento le spade degli Jedi smisero di essere soltanto blu e iniziarono ad assumere molti più colori.
- La scena dell’affondamento di C1-P8 nella pozza su Dagobah è in realtà stata girata nella piscina di George Lucas, adeguatamente allestita per le riprese.

- In molte scene in cui appare assieme ad Harrison Ford (che interpretava Han Solo), Carrie Fisher (che interpretava la Principessa Leila) fu costretta a stare sopra una scatola di cartone, per rendere meno evidente la loro differenza di statura.
- Il termine Jedi, fondamentale per capire la saga di Star Wars, deriva dalla parola giapponese “Jidaigeki” che indica i “period drama” (drammi storici). Erano il genere di film diretto dal regista giapponese Akira Kurosawa, al cui lavoro Lucas si ispirava. Sarebbe stato proprio un film di Kurosawa, La fortezza nascosta (1958), ad influenzare fortemente Lucas. Lo portò, infatti, a far raccontare i principali episodi della saga di Guerre Stellari dai personaggi minori (D3BO e C1P8).
- La versione rimasterizzata del 1997 de “L’Impero colpisce ancora” è l’unica in cui Luke Skywalker urla quando si getta nel vuoto per salvarsi da Darth Fener. Nell’edizione del 1980 e in quelle successive alla rimasterizzazione, del 1997, l’urlo non si sente.

Un clamoroso Ciao Jedi da Tommaso!
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