Girovagando nella musica non possiamo non imbatterci in meravigliose storie di donne, declinate in note e parole.
Non c’è che dire… la musica è stata spesso un mezzo, sia di denuncia, che di dichiarazione d’amore nei confronti della donna. La donna che è stata più volte musa ispiratrice dei più grandi cantautori e interpreti della storia della musica italiana.

Perciò, ecco qua la nostra lista di 15 canzoni dedicate alla donna. Splendide storie di donne, raccontate in musica.
1 – ‘Donne’, Quartetto Cetra
Per iniziare, ecco lo storico Quartetto Cetra che nel 1958 presenta il brano ‘Donna’, scritto dalla coppia artistica Garrirei-Giovannini e dal musicista Gorni Kramer. Un brano, che nella sua semplicità, manifesta con simpatia ed ironia il grande amore per il gentil sesso.
Perché sei donna, gioia di vivere,
donna, favola splendida.
Sei tu, solo tu, quel desiderio
che l’uomo chiama amor.
2 – ‘Una donna per amico’, Lucio Battisti
Tra queste notevoli storie di donne è unico trovarne una che parli di amicizia. Certamente una che racconti questo sentimento tra persone di sessi diversi. Quindi ecco ‘Una Donna Per Amico‘ di Lucio Battisti con testo scritto da Mogol nel 1978. La canzone dal ritmo coinvolgente e allegro parla di un ragazzo che trova in una donna la giusta compagna con cui confidarsi e superare le avversità.
[…] ti amo, forte, debole compagna
che qualche volta impara e a volte insegna.
L’eccitazione è il sintomo d’amore
al quale non sappiamo rinunciare.
Le conseguenze spesso fan soffrire,
a turno ci dobbiamo consolare
e tu amica cara mi consoli
perché ci ritroviamo sempre soli.
3 – ‘Donne’, Zucchero
Canzone del 1985, ‘Donne’ di Zucchero è diventato uno dei più grandi successi dell’artista. E il brano è ancora oggi una delle più rappresentative canzoni sulla donna. Quasi un variegato affresco sulle storie delle donne.
Negli occhi hanno dei consigli
e tanta voglia di avventure
e se han fatto molti sbagli sono piene di paure.
4 – ‘Acqua e sapone’, Stadio
Scritta nel 1984 in collaborazione con Vasco Rossi, questa canzone è una dei tanti testi che gli Stadio hanno dedicato all’universo femminile. Pertanto, un modo per dichiarare che osservare le donne è come osservare il mondo. Attraverso i loro gesti, il loro modo di raccontare le cose, di capire, di reagire si può raccontare il mondo.
Di notte poi si trucca lo sai
e tutta la città impazzisce.
Ormai si parla solo di lei
della bambina che stupisce.
Stupisce con la semplicità
di una malizia che non nasce,
non nasce dalla volgarità
ma da un’adolescenza che fiorisce.
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5 – ‘Donna’, Mia Martini
Tra le storie di donne più forti troviamo ‘Donna‘ cantata da Mia Martini e scritta da Enzo Gragnaniello. Brano pubblicato nel 1989. Le parole tendono a evidenziare i drammatici rapporti tra certe donne e certi uomini. Rapporti fatti di umiliazioni, soprusi o privi di alcuna forma di rispetto verso la donna.
Siamo immersi nell’irriguardosa superficialità con la quale alcuni uomini si avvicinano alle donne, vedendole, spesso, solo come strumenti sessuali. Ed ignorando la loro dignità ed i sentimenti. Una visione schietta di una realtà, purtroppo ancora attuale, che continua a mietere vittime ogni giorno. Creando gravi disordini nell’animo e nella psiche delle donne che sfortunatamente incappano in questo tipo di situazioni.
Donna come l’acqua di mare
chi si bagna vuole anche il sole,
chi la vuole per una notte,
c’è chi invece la prende a botte.
Donna come un mazzo di fiori
quando è sola ti fanno fuori,
donna cosa succederà
quando a casa non tornerà.
6 – ‘La canzone di Marinella’, Fabrizio De Andrè
Così diceva Faber di questa canzone scritta da lui nel 1962… “Le canzoni si distinguono in fortunate e sfortunate. Probabilmente il fatto che Marinella facesse rima con parole come ‘bella’ o ‘stella’, l’ha resa più fortunata di altre”. E’ la storia di una ragazza che aveva perduto i genitori a 16 anni, e, cacciata di casa dagli zii, finiva a battere sulle sponde del Tanaro. Fino a quando non fu ritrovata morta nelle acque del fiume.
De Andrè poi continuava… “Non ha altra chiave di lettura se non quella di un amore disgraziato. Se tu non racconti il retroscena, è quasi impossibile che uno pensi che all’origine c’era un gravissima problematica sociale. Certi fatti della realtà mi davano molto fastidio, allora cercavo di mutare la realtà”.
Questa è la tua canzone, Marinella
che sei volata in cielo su una stella.
E come tutte le più belle cose,
vivesti solo un giorno, come le rose.
E come tutte le più belle cose,
vivesti solo un giorno, come le rose.

7 – ‘Donna con te’, Anna Oxa
Brano musicale del 1990. Tra tutte le storie di donne, questa bellissima canzone raffigura la donna che ripone la fiducia in un uomo. Si lascia andare all’amore come non aveva mai fatto prima. Una sorta di rinascita della donna che si scopre ineditamente capace di amare ed essere amata. Parla semplicemente di una donna che scopre uno dei lati più profondi della sua femminilità.
Sarò una donna che ritrova la sua femminilità,
e te la regalerà.
Donna che ti sa stupire solo con la sua semplicità,
e che ti amerà.
8 – ‘Quello che le donne non dicono’, Fiorella Mannoia
Scritta, tra gli altri, da Enrico Ruggeri e presentata nel 1987, è una delle più note canzoni del repertorio di Fiorella Mannoia. La canzone parla delle donne, del loro istinto, della capacità di adattarsi, della loro capacità di esserci sempre e della loro coerenza.
Ci fanno compagnia certe lettera d’amore
parole che restano con noi.
E non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi.
Abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia,
è una mancata verità che prima o poi succederà,
cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po’,
è per la voglia di piacere a chi c’è già o potrà arrivare a stare con noi.
9 – ‘Bocca di rosa’, Fabrizio De Andrè
Pubblicata nel 1967, ‘Bocca di Rosa’ è diventata una delle canzoni più conosciute della Storia della musica italiana. L’autore era Fabrizio De André, che intendeva raccontare la storia di una donna che “metteva l’amore sopra ogni cosa“. Racconta dell’arrivo nel paesino di Sant’Ilario di una donna che non faceva l’amore per noia, né per professione. Ma per passione. Oggi il termine viene spesso associato a quello della prostituta ma stando alle parole del cantautore l’associazione non è proprio giusta.
E con la Vergine in prima fila
e Bocca di rosa poco lontano,
si porta a spasso per il paese
l’amore sacro e l’amor profano.
10 – ‘Sei bellissima’, Loredana Bertè
Questo brano, inciso nel 1975, racconta i ricordi di una donna legati ad un uomo ormai perso, ma che non riesce a dimenticare. Una relazione tumultuosa fatta di brutte parole ma anche di meravigliosi ‘sei bellissima‘. Una, tra le storie di donne, fatta di disperazione e memoria.
E mi mancava il terreno
quando si addormentava sul mio seno.
E lo scaldavo al fuoco umano
della gelosia.
11 – ‘Futura’, Lucio Dalla
Questa canzone fu scritta nel 1979 a Berlino. Parla di una storia d’amore di due giovani, che sono preoccupati per il loro futuro. E incerti, si chiedono cosa succederà, come sarà la loro vita. Eppure, alla fine abbatteranno il muro della paura e progetteranno una famiglia. Il loro futuro però sarà declinato al femminile. Si chiamerà ‘Futura’ e sarà una speranza.
E se è una femmina si chiamerà
Futura.
Il suo nome detto questa notte
mette già paura,
sarà diversa bella come una stella
sarai tu in miniatura.
12 – ‘La donna cannone’, Francesco De Gregori
Probabilmente il brano più famoso del cantautore, ‘La donna cannone’ racconta di un’artista circense, agli inizi del 900, per l’appunto la donna cannone, che innamoratasi di un collega, si vede costretta a fuggire dal circo. Le regole dell’epoca infatti vietavano rapporti sentimentali tra due artisti. Piuttosto che vedere castrato il proprio amore, la donna fugge. La sua fuga le permette di trasfigurarsi nella libertà che tanto cercava. Volerà alto, senza bisogno di nulla. Una sola anima colma d’amore che libra leggera, via.
[…] con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò.
E non avrò paura se non sarò come bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo più.
13 – ‘Non sono una signora’, Loredana Bertè
Ivano Fossati scrisse questa canzone nel 1982 e poi fu interpretata magistralmente da Loredana Bertè. È raro trovarsi di fronte a una così evidente identificazione tra interprete e brano musicale. Del resto la Berté non aveva mai fatto mistero del suo carattere problematico e aveva anzi fondato la propria carriera soprattutto sulla trasgressione indirizzata ai benpensanti.
Fossati non fece che mettere in versi questo carattere sguaiato. E lo face attraverso il ritratto di una donna complessa e dirompente continuamente in lotta con il mondo.
Non sono una signora
una con tutte stelle nella vita.
Non sono una signora
ma una per cui la guerra non è mai finita.
14 – ‘Voglio una donna’, Roberto Vecchioni
Canzone del 1992, scritta e cantata da Roberto Vecchioni. Esprime decisamente il desiderio maschile, forse lecito, di una donna ‘con la gonna‘ (e non con i pantaloni). Cioè, fuor di metafora, di una donna tradizionale e non di uno stereotipo della donna moderna. Una donna autentica e non una versione ‘maschilizzata‘, ovvero dopo aver assimilato le caratteristiche negative degli uomini.
Prendila te quella che fa il “leasing”,
che s’innamori di te la Capitana Nemo,
quella che va al “briefing”
perché lei è del ramo.
E viene via dal “meeting”
stronza come un uomo
sola come un uomo.
15 – ‘La cura’, Franco Battiato
Una canzone d’amore. Una canzone che celebre l’amore nella sua forma più alta. Le parole si rivolgono a un ‘tu‘ indefinito, al quale promette di dedicare la propria vita. La destinataria di queste attenzioni è, quindi, una ‘lei‘ idealizzata. La proteggerà da ogni angoscia , dagli ostacoli della vita, dalle ingiustizie, dalle cadute e dalle ossessioni.
Si prenderà cura di lei, aiutandola a fronteggiare i pericoli che vengono dall’esterno e le inquietudini che vengono invece dall’interno. La canzone scritta e cantata dal maestro Franco Battiato fu pubblicata nel 1997.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto,
conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ascoltatele con attenzione e godetevele.
Ciao da Tommaso!
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